Religione ai margini? Non in pagina, dove in tema trovi pure le follie. Venerdì su "Libero" (p. 12) titolo strillo: "Parroco fa rimuovere il crocifisso: spaventa i bambini". L'evento è dalla Gran Bretagna anglicana. I matti sono ovunque, la religione fa notizia e in pagina straripa. Così ieri la proposta del cardinale Antonelli, che la politica "faccia i conti" con il sempre trascurato valore economico e sociale del lavoro all'interno della famiglia riempie pagine di applausi e strilli. Patetico tra questi "Il Manifesto" (p. 10) che vede nella cosa disprezzo per le "famiglie di fatto" e "ricatto" contro l'aborto. A ciascuno le sue ossessioni! Se poi lo stesso cardinale accenna "senza asprezze" al tema dei divorziati risposati ("Corsera", p. 21) si strilla ovunque alla "fine degli anatemi", che in realtà non ci sono mai stati. Non basta: sempre ieri ancora pagine furiose sulla Chiesa e la guerra nella striscia di Gaza, duelli sulla "preghiera islamica"
in piazza ("Giornale", p. 38; "Libero", p. 1), accuse di manicheismo sincretista (?) a cardinali con spade sguainate a colpi di citazioni teologiche ("Foglio", p. 2), e sul "Corsera" (p. 43) annuncio visionario in nome della storia: "È riapparso il fantasma della guerra perpetua". Basta? Macché! Ovunque su religione e omosessualità, con a iosa spropositi gai spesso infelici, e balenio rinnovato di strilli su inizio e fine vita ("Repubblica", p. 16 e 24, "Mattino", p. 1 e 15, "Foglio", p. 11 e 12 ecc.). E infine i "Didore": "L'Opinione" ci vede una "carica di onorevoli", ed "Europa" (p.1) vuole "ricominciare" da lì. È il caso di finirla.
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