Milioni di donne, senza contare i "casalinghi", sono a rischio di un infortunio mentre svolgono i più elementari compiti richiesti dalla cura della propria famiglia. Secondo le statistiche le mura domestiche sono il luogo più pericoloso per incidenti con effetti invalidanti.
L'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni in ambito domestico, gestita dall'Inail, si avvale da quest'anno di nuovi servizi telematici, illustrati nella nota dell'Istituto n. 37 del 30 dicembre scorso, che favoriscono le operazioni di iscrizione e di pagamento del contributo annuale unico di 24 euro. Il contributo è interamente a carico dello Stato per chi ha redditi personali non oltre 4.648,11 euro e nello stesso tempo i redditi della famiglia non superino 9.296,22 euro. Non si calcolano la casa di abitazione, gli assegni familiari, l'accompagno, il tfr.
Dal 1°gennaio 2020 è obbligatorio utilizzare le procedure telematiche per la domanda di iscrizione, per il successivo avviso di pagamento entro il 31 gennaio, per l'eventuale esonero dal contributo, per i casi di cancellazione. I servizi on line consentono inoltre la visualizzazione e la stampa degli avvisi di pagamento, delle ricevute ecc. Le relative modalità tecniche sono contenute nella guida sul sito www.inail.it - servizi online.
L'Inail ricorda che l'assicurazione riguarda tutti coloro (uomini e donne) di età compresa tra i 18 e i 67 anni che svolgono, in via esclusiva e a titolo gratuito, un lavoro in ambito domestico (inteso come insieme delle attività prestate nell'ambito domestico, comprese le parti comuni di un con-dominio) senza vincoli di subordinazione. Inoltre gli interessati non devono essere assicurati presso gestioni obbligatorie di previdenza sociale, come Inps, Inpgi, Casse professionali ecc.
La tutela assicurativa per incidenti domestici (ferite, ustioni, fratture ecc.) comprende quest'anno diverse innovazioni che saranno illustrate dall'Inail in una prossima circolare. In merito alle prestazioni le principali novità riguardano l'abbassamento dal 27% al 16 % del grado di inabilità permanente necessario per ottenere una rendita, il pagamento una tantum di 300 euro qualora l'inabilità permanente sia accertata di grado tra il 6%e il 15%, il riconoscimento di un assegno per assistenza personale e continuativa ai titolari di rendita con gravi menomazioni.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: