Malgrado il tragico bollettino quotidiano degli infortuni sul lavoro, gli ultimi dati diffusi dall'Inail, relativi all'anno 2007 sul 2006, registrano una diminuzione complessiva degli incidenti. Addirittura del 8% negli ultimi cinque anni. Questa tendenza dovrebbe essere annotata anche per gli incidenti che avvengono fra le mura domestiche, che colpiscono soprattutto le donne casalinghe di ogni età e condizione. Purtroppo, però, le donne che si sono finora assicurate all'Istituto infortuni rappresentano solo una piccola parte della popolazione femminile che dovrebbe tutelarsi contro i rischi connessi alle attività in casa. La legge 493/99 ha stabilito, infatti, che questa assicurazione è obbligatoria, prevedendo nello stesso tempo la tutela completamente gratuita in presenza di particolari condizioni.
In vista delle nuove iscrizioni per il 2008, da richiedere entro il 31 gennaio, l'Inail ha avviato una vasta campagna promozionale dedicata all'assicurazione per le casalinghe. In questi giorni, tra i banchi dei mercati rionali, all'ingresso dei supermercati e perfino nelle panetterie (con messaggi sulle buste del pane) l'Inail lancia il suo invito alla assicurazione, voluta dalla legge come segno tangibile del rispetto dovuto al lavoro silenzioso e sempre faticoso delle donne (e in diversi casi degli uomini) che si prendono cura della propria famiglia. Ampie informazioni sono disponibili anche su moduli ed opuscoli dell'Inail, al numero verde 803164 e sul sito www.inail.it.
Fondo Inps. Anche l'assicurazione Inps per una pensione alle casalinghe non riesce a decollare. Il motivo è semplice: i contributi da versare in vista della pensione di vecchiaia non sono sufficienti, nel lungo periodo, per maturare una pensione dignitosa. Versamenti minimi di 25 euro, senza scadenze, non consentono un adeguato accumulo di contributi. Neppure gli «sconti» sugli acquisti effettuati presso negozi e centri di vendita convenzionati al circuito «Fondo Famiglia» costituiscono un'attrattiva sufficiente per alimentare la futura pensione.
Per questo l'Inps, ed in particolare il Comitato amministratore che gestisce il Fondo Casalinghe, sta valutando l'ipotesi di un nuovo Fondo, in sostituzione di quello attuale, per offrire pensioni realmente adeguate alle necessità delle donne in età anziana. Non distanti cioè dalle normali pensioni dei lavoratori dipendenti.
Lavoro domestico. Al nuovo obiettivo dell'Inps concorre una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (n. 503 del 14 gennaio) in merito all'assegno di mantenimento tra ex coniugi. La quantificazione dell'assegno " secondo la Cassazione " non può prescindere dall'apporto del lavoro domestico svolto dalla moglie casalinga. I normali lavori domestici sono degni di tutela e quindi pienamente apprezzabili nel loro contenuto economico. La sentenza offre un valido sostegno alla valutazione dell'attività di casalinga per nuovi aspetti previdenziali.
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