Eva ce la sta mettendo tutta, ma ricominciare da capo non è sempre semplice. Vive da sola con un figlio di 10 anni e finalmente dalla sua vita è uscito il marito, condannato per violenze in famiglia e già passato per il carcere. Così lei, giovane donna del Bangladesh, si è rimboccata le maniche e ora lavora come colf, con uno stipendio di 500 euro al mese con il quale cerca faticosamente di andare avanti.
Quest'inverno è stata sfrattata dal piccolo appartamento in cui viveva perché non riusciva a pagare regolarmente l'affitto di 450 euro. Da qualche mese è ospite di una casa di accoglienza. Ora però è arrivato il tempo della speranza: il Comune le ha assegnato un alloggio popolare e non appena il bambino avrà finito la scuola conta di trasferirsi. Eva però ha bisogno di aiuto urgente per pagare i contratti per le utenze, il piccolo anticipo per l'appartamento e altre spese che con il suo esiguo stipendio diventano inevitabilmente straordinarie.
Si può aiutare Eva a iniziare una nuova vita anche con un piccolo contributo sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", P.zza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce".
Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n. 12201 Banca Popolare di Milano, ag. 26, cod. IBAN IT 65 P0558401626000000012201.
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