Il decreto legge sulla indicizzazione delle pensioni per il 2012 e 2013 prevede una restituzione parziale di quanto effettivamente dovuto, e sarà liquidata, come una tantum, il prossimo 1° agosto. In realtà l'accredito ai pensionati beneficiari avverrà il giorno 3 agosto, perché i giorni 1 e 2 cadono di sabato e domenica.Tra gli interessati non rientrano i pensionati del Fondo Clero. Gli assegni ai sacerdoti, tutti di modesto importo, hanno già ricevuto la rivalutazione intera al costo della vita per gli anni 2012-2013 e per i successivi.Vi rientrano invece gli stessi sacerdoti che hanno insegnato religione nelle scuole pubbliche e coloro che hanno svolto l'assistenza religiosa presso ospedali pubblici o presso le forze di polizia, della difesa ecc. come dipendenti di ruolo. Le rispettive pensioni si collocano in genere nella fascia di importo poco sopra i 1.443 euro lordi mensili, il tetto cioè oltre il quale è previsto un parziale rimborso della mancata rivalutazione. L'una tantum di agosto per queste pensioni è stimata vicino ai 700 euro e scende percentualmente fino alle pensioni entro i 3.200 euro lordi.Dal 1° settembre è previsto inoltre un nuovo parziale adeguamento al costo della vita, reimpostato per fasce di importo, sempre esclusi gli assegni oltre i 3.000 euro. Assegni di giugno. Dal prossimo 1° giugno scatta invece una grossa novità per i sacerdoti pensionati titolari di due pensioni, maturate in genere con il ministero di culto e con l'insegnamento. Gli accrediti delle due pensioni sono avvenuti finora in maniera separata: il 1° del mese per la pensione clero e il giorno 16 per la pensione ex Inpdap. Con la rata di giugno anche la seconda pensione sarà accreditata il giorno 1 insieme con quella del Fondo clero, indipendentemente che si tratti di accrediti presso la banca o la posta. Ferme restando tutte le caratteristiche delle pensioni di provenienza, l'accredito unificato consente all'Inps una migliore gestione dei pagamenti ai pensionati. A questi invece può soccorrere la immediata disponibilità di una maggiore somma ad inizio mese.Conti correnti. Già da luglio 2012 le pensioni di importo superiore a 1.000 euro non possono essere pagate in contanti. Per le pensioni di più modesto importo, il nuovo accredito unificato può superare il tetto dei mille euro, rendendo obbligatoria la confluenza delle due riscossioni su conto bancario o postale. Secondo le regole dell'Inps, ai fini del limite non vengono considerate la tredicesima mensilità e gli altri pagamenti eccezionali, come gli arretrati, le una tantum, i conguagli fiscali, la quattordicesima ecc.
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