«La quarantena finirà, ma facciamo in modo di rimanere belli come oggi, facciamo sì che la vicinanza scoperta nella lontananza non passi più». Antonia De Zarlo, 28 anni, studentessa fuori sede a Firenze, è la testimonial perfetta di questa elementare verità con cui tutti stiamo familiarizzando. Lunedì si è laureata in Medicina in modo ben diverso da quel che aveva sognato. Da sola, nella casa dove vive una quarantena solitaria, discutendo la tesi nell'unico modo consentito adesso: a distanza. «Lontana da casa, lontana dagli affetti, dagli amici. Niente fiori, confetti, dolci, spumante da stappare (se non in videochiamata)». Eppure Antonia ha consegnato a Facebook tutta la sua felicità, documentata da una foto dove si intravedono i vicini. Che non saranno dottori in medicina, ma in umanità hanno già un master: perché «con il manico di una scopa e i guanti – racconta la neo-dottoressa – mi hanno passato un pacchetto regalo con dentro la mia corona di laurea, fatta da loro, in casa, per me». È «la magia della vita che colpisce ancora». Anche quando tutto sembra dire il contrario.
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