Bologna, così la tv ha ricordato la strage
martedì 4 agosto 2020
Il ticchettio della lancetta dei secondi a partire da un minuto prima delle 10.25 del 2 agosto 1980 segna gli ultimi istanti di vita di 85 persone che in quella calda mattina di quarant'anni fa si trovavano alla stazione di Bologna come passeggeri o per lavoro. Inizia così lo speciale di SkyTg24 che ha voluto raccontare la storia di quella strage senza pretendere di avventurarsi alla ricerca di una verità storica che ancora manca nonostante la verità giudiziaria. Sappiamo chi sono gli esecutori materiali per sentenze passate in giudicato, ma non conosciamo i mandanti e non è del tutto chiaro nemmeno il movente. È quindi importante continuare a ricordare, per non dimenticare i morti e gli oltre 200 feriti, alcuni dei quali menomati per tutta la vita. In queste circostanze il ruolo della televisione è importante e va dato atto ad alcune emittenti di aver fatto il possibile, nei giorni scorsi, per tenere viva la memoria e sostenere l'impegno dell'Associazione tra i familiari delle vittime. Soprattutto il servizio pubblico, e non poteva essere diversamente, ha dedicato al tragico anniversario diversi approfondimenti tra cui Una mattina d'agosto di Franco Di Mare (Rai 3) e 2 agosto 1980: un giorno nella vita di Carlo Lucarelli (Rai 1), entrambi recuperabili insieme ad altri su RaiPlay. Da segnalare, per la particolarità, è però lo speciale del Tg1, La bomba. 2 agosto 1980, la strage dell'umile Italia, realizzato da Rai Teche, da un'idea di Andrea Di Consoli, andato in onda domenica in tarda serata. Le immagini sono quelle immediatamente successive all'esplosione, ma il commento questa volta non è giornalistico, è letterario, affidato alla penna e alla voce di una scrittrice, Silvia Avallone, che ha saputo rileggere non la storia, ma le storie di quel giorno, i destini, le coincidenze, i sogni infranti di chi si trovava in sala d'aspetto, al bar, in ufficio o transitiva per caso dal primo binario a quell'ora con un treno in ritardo, in un sabato italiano qualunque, sulla via per le vacanze. Parole poetiche come sottofondo alla crudezza delle immagini scelte dalla regista Emilia Mastroianni e contrappuntate dalla bella canzone di Alice, scritta con Franco Battiato, Il vento caldo dell'estate.
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