In attesa di conoscere la dinamica esatta della tragedia di Voghera, prosegue la strumentalizzazione ideologica. Non sarà un Far West, come sottolinea più volte “Libero”, che però (22/7) aveva titolato: «La battaglia di Voghera». “Battaglia”, proprio così. Salvo poi minimizzare. E i numeri? Maria Novella De Luca, sulla “Repubblica” (22/7), sottolinea che «i dati dicono che abbiamo paura. E c'è un vento politico che soffia sulla paura. Altrimenti perché nell'anno della pandemia le licenze di porto d'armi globali sarebbero cresciute del 10% rispetto al 2019, ma in particolare tra il 2015 e il 2018 i possessori di licenze di “tiro sportivo” sarebbero cresciuti di oltre 400 mila unità?». La replica è su “Libero” (23/7), con Massimo Sanvito che intervista Antonio Bana, presidente di Assoarmieri e del Centro studi di diritto europeo su armi e munizioni: «Nel 2002 le licenze per un porto d'armi per difesa personale erano 45.000, oggi sono 14.700 per le armi corte; per le armi lunghe passiamo da 2.000 a 200 circa». “Repubblica” parla di “tiro sportivo”; “Libero” di “difesa personale”. E chi legge quelle pagine ci capisce poco: girano più o meno armi? C'è più o meno paura?
Il confronto è soprattutto tra “Repubblica” e “Libero”. Sulla prima Gianluca De Feo (25/7, titolo: «Un Paese a mano armata. Chi strumentalizza la paura») attacca apertamente la Lega: «Lo sfruttamento della paura è sempre stato una prerogativa della Lega, che ha saputo ingigantirla e cavalcarla, presentando la pistola come grande panacea. Mentre le derive securitarie delle vecchie destre portavano a invocare “legge e ordine”, quella salviniana è populista e predica la giustizia fai da te, usando come testimoni sindaci e assessori con la pistola». Su “Libero” (24/7), la replica ideale è affidata al solito Vittorio Feltri, che almeno ha il pregio della cruda chiarezza: «Si ignora stoltamente che la difesa non è mai eccessiva e sempre legittima. Chi aggredisce deve sapere che rischia una risposta violenta».
A Bana non viene chiesto alcun parere sul fatto di Voghera. Ma l'ultima risposta non può che essere condivisa: «Noi trattiamo armi, non salumi. Il mio direttore di tiro in Polizia mi diceva sempre che quando si tira fuori un'arma è perché siamo costretti a usarla. Non è uno scherzo».
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: