Dopo l'ultimo spettacolo teatrale «Libertà obbligatoria», venerdì scorso per la Giornata della Memoria nell'auditorium-teatro del carcere di Torre del Gallo a Pavia, la compagnia teatrale U.S.B.-Uomini Senza Barriere è diventata stabile. Un passo importante per un gruppo di attori misti, detenuti della sezione "protetti" e persone esterne. Perché sul palco, alla fine, si è tutti uguali: «La compagnia è stata avviata nel 2014 – racconta la regista Stefania Grossi – per dare ai detenuti la possibilità di affrontare il peso e il dolore della colpa provando a sperimentare la libertà del palcoscenico. I detenuti di U.S.B. devono scontare condanne particolarmente gravi: il teatro, nell'ottica della giustizia riparativa, è una specie di guarigione dell'anima». La scelta di organizzare la rappresentazione nella Giornata della Memoria non è stata casuale: «Ricordare per non dimenticare, rivivere i dolori provati e le ferite inferte significa confrontarsi con la capacità di passare dall'essere vittime a diventare carnefici. Volevamo ricordare al pubblico e a tutti noi che possiamo scegliere e fermarci un passo prima della vendetta, e perdonare, interropendo il circolo del male che ci spinge a dividere tra buoni e cattivi».
Allo spettacolo hanno partecipato anche il sindaco di Pavia Massimo Depaoli e l'assessore ai Servizi Sociali Alice Moggi, che ha commentato: «Entrare in carcere ci aiuta a non inseguire i mostri ma a guardare negli occhi le persone, che hanno commesso errori gravissimi, immensi a volte, ma che, forse, un giorno, mi auguro possano avere una seconda possibilità. E che non la buttino via dipende anche da noi, tutti».
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