Iniziato il 2004, è possibile usufruire di alcuni trattamenti assistenziali di competenza dei Comuni, riferiti all'anno 2003. Scade, infatti, il prossimo 31 gennaio il termine per richiedere al Comune di residenza gli assegni familiari di sostegno alle famiglie numerose. L'importo dell'assegno è di 113,23 euro mensili, per tredici mensilità, e spetta ai nuclei familiari in cui siano compresi almeno tre figli, tutti di età inferiore a 18 anni. Su base annua l'assegno ammonta complessivamente a 1.471,99 euro.
Il rinvio obbligato delle domande a gennaio 2004 per gli assegni del 2003 è dovuto alla necessità di verificare i redditi complessivi della famiglia definiti alla data del 31 dicembre scorso. Oltre al requisito anagrafico, è rilevante la situazione economica in cui versa il nucleo familiare, che non deve coincidere necessariamente con i soli redditi Irpef. I proventi familiari nell'anno 2003 devono attestarsi sotto i 20.382,05 euro, valutati in base al "redditometro" (indicatori Ise/Isee). L'assegno è pagato per intero se il reddito non supera i 18.910,06 euro, in caso contrario è di importo ridotto, pari alla differenza tra i 20.382 euro e l'Ise della famiglia. Questi limiti di reddito valgono per un nucleo familiare composto da almeno cinque componenti (i due genitori e tre figli minori). Per altre situazioni, i limiti sono ritoccati in base alla legge sul redditometro.
L'assegno familiare del Comune è pienamente cumulabile con qualsiasi altra forma di assistenza degli enti locali (ad esempio, il bonus per il secondo o terzo figlio) e con analoghe provvidenze erogate dall'Inps (assegno per il nucleo familiare ai lavoratori dipendenti, assegni familiari agli autonomi, quote di maggiorazione e denominazioni simili). Ad esempio, è possibile che uno dei componenti della famiglia possa riscuotere due diversi trattamenti familiari, come pure uno stesso trattamento possa essere riconosciuto contemporaneamente a persone diverse della stessa famiglia.
Paga l'Inps. Ai compiti del Comune, come prevede la legge, fanno immediatamente seguito quelli dell'Inps, in quanto spetta esclusivamente all'ente di previdenza il pagamento materiale degli assegni sulla base della decisione comunale. In alcuni Comuni sono tuttavia intervenuti accordi con le autorità locali, per effetto dei quali l'Istituto è stato incaricato di sostituire in tutto o in parte gli uffici comunali, anche per la ricezione delle domande.
Si ricorda che gli assegni familiari del Comune sono sempre esenti da tasse e contributi di qualsiasi genere e che non costituiscono reddito ai fini del fisco o della previdenza.
Assegni 2004. Per il nuovo anno l'importo dell'assegno, in base alla rivalutazione al costo della vita, sale a 116,06 euro mensili (1.508,78 per l'intero anno). I nuovi assegni saranno però disponibili per le richieste relative all'anno 2004 da presentare entro il 31 gennaio 2005.
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