Il Vangelo ha bisogno di testimoni che portino il messaggio del Risorto là dove gli uomini vivono, in mezzo alle loro case, lungo le loro strade. Un'opera che valse a san Tommaso Placidi l'appellativo di "apostolo del Sublancese": da predicatore, infatti, seppe animare con dedizione ed efficacia l'intero territorio della diocesi di Subiaco e di quelle confinanti. Era nato a Cori (Latina) nel 1655 e fu battezzato con il nome di Francesco Antonio Placidi. A 22 anni entrò nell'ordine dei Frati minori francescani a Orvieto: divenne così fra' Tommaso. Nel 1683 a Velletri fu ordinato sacerdote: da vero maestro di spiritualità e testimone coerente della povertà evangelica, entrò presto nel cuore dei fedeli. Seguendo la "riformella" del beato Bonaventura da Barcellona, fondò i "ritiri" di San Francesco a Civitella (ora Bellegra) e a Palombara Sabina. Morì nel 1729.
Altri santi. Sant'Igino, papa (II sec.); beato Francesco Rogaczewski, sacerdote e martire (1892-1940).
Letture. 1Sam 4,1-11; Sal 43; Mc 1,40-45.
Ambrosiano. Sir 44,1.15-18; Sal 111; Mc 1,35-45.
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