La mail arriva da un piccolo centro in provincia di Napoli, ed è firmata da un sacerdote, don Nicola. Chiede aiuto per un suo parrocchiano che la comunità, alle prese con molte emergenze, fatica a sostenere nei suoi bisogni. Il signor Antonio è anziano ed è in condizioni precarie: ha un cancro all’intestino, soffre di cardiopatia ed è diabetico. Qualche mese fa è stato operato e il suo quadro clinico è compromesso. Ha bisogno di medicazioni, di numerosi farmaci e di controlli costanti, e purtroppo alle preoccupazioni legate alla salute si aggiungono quelle economiche. La sua pensione infatti è misera, ogni mese gli arrivano poco più di 500 euro. Vive in affitto in una modesta stanzetta, ma i soldi non bastano. «Non sempre riesce a sostenere tutte le spese – ci scrive don Nicola -: motivo per il quale attraverso la Caritas parrocchiale e qualche donazione cerco di aiutarlo». Ma la comunità non arriva a tutto perché in quella zona d’Italia e in particolare del Sud le situazioni difficili sono tante e le persone che bussano alla porta della parrocchia non si contano. Il signor Antonio è in ritardo con il pagamento dell’affitto e ha accumulato un debito di 5mila euro, impossibili da ripagare sia per lui sia per la parrocchia, tanto che adesso rischia lo sfratto. «Non resta che sperare nel miracolo della solidarietà», conclude il parroco, affidandosi alla generosità dei lettori de La Voce di chi non ha voce.
Si può aiutare il signor Antonio a uscire dall’emergenza anche con un piccolo contributo sul conto corrente intestato a Fondazione Avvenire ETS (IBAN: IT97T0503401741000000020758). Le donazioni liberali alla Fondazione Avvenire ETS possono essere dedotte in sede di dichiarazione dei redditi.
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