Entro il 28 febbraio tutti i datori di lavoro, privati e pubblici, e tutti gli enti di previdenza hanno l'obbligo di consegnare ai rispettivi dipendenti e pensionati il Cud, la certificazione unica dei redditi e delle relative ritenute fiscali e previdenziali ricevuti nell'anno precedente. Fra i dati indicati nel Cud compaiono anche i redditi assimilati, ad esempio le remunerazioni dei sacerdoti, i compensi percepiti dai soci di cooperative di produzione e lavoro, gli assegni periodici corrisposti al coniuge ecc. La consegna del modello è obbligatoria anche per i datori di lavoro domestico (colf, badanti, baby sitter ecc.) ma limitatamente ai dati previdenziali e assistenziali relativi all'Inps.
Per i più convinti delle nuove tecnologie il Cud può essere consegnato e ricevuto anche per via elettronica. In ogni caso, il termine di consegna del giorno 28 è stato confermato dall'Agenzia delle Entrate anche per quest'anno.
Il 2012 è anno bisestile. Questa volta il 28 febbraio può slittare al giorno 29. Tuttavia, il 28 o il 29 non fa differenza, perché da diversi anni gli enti previdenziali, l'Inps ad esempio, non riescono a rispettare la scadenza di legge. Nel 2010, per tutto il mese di febbraio e quello di marzo, i pensionati del grande Istituto di previdenza hanno assalito in massa, ma inutilmente, il sito dell'ente per consultare e stampare direttamente il proprio Cud. La consegna dei modelli avvenne soltanto nel corso della prima metà di aprile, appena a ridosso della presentazione del 730.
Per non ripetere questa penosa esperienza, l'Inps ha deciso per quest'anno di separare l'invio dei documenti riepilogativi ai suoi pensionati. Gli interessati riceveranno prima il Cud e solo in seguito il classico "bustone" annuale. L'invio del modello ai 18 milioni di pensionati Inps dovrebbe iniziare già in questa settimana, ma considerata la mole dell'operazione ed i tempi di consegna del servizio postale, la maggior parte riceverà il modello oltre il termine di legge. Tutto giustificabile, tuttavia il rispetto dovuto alla categoria dei pensionati esige ormai una correzione al sistema, un allungamento ufficiale dei tempi di consegna con un provvedimento legislativo o ministeriale.
Cud Inpdap. Aria diversa all'Inpdap. Sebbene la riforma Monti (legge 214/2011) abbia soppresso l'Istituto e trasferito tutti i suoi compiti all'Inps, tocca ancora all'ente soppresso inviare il modello. Nell'occasione, l'Inps e l'Inpdap hanno convenuto di lasciare inalterata la sezione del Cud che riporta i dati contributivi Inpdap relativi al 2011.
Invece per quanto riguarda il riquadro delle pensioni, il Cud dovrebbe essere consegnato entro fine mese ad 1 milione e 750mila pensionati. Dal prossimo anno anche il Cud dei pubblici dipendenti sarà emesso dall'Inps. Un'operazione non semplice perché la presa in carico da parte dell'Inps del pagamento anche delle pensioni pubbliche avverrà solo nel corso della seconda metà dell'anno. Salvo complicazioni.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: