La raffica di aumenti piovuti da gennaio sul volante degli automobilisti italiani prevede anche un +1,3% sui pedaggi autostradali (accettabile se le nostre fossero vere autostrade), e un +0,8% sulle multe per violazione del Codice (come sopra, se l'intento fosse quello di punire chi sgarra e non quello di fare cassa a prescindere). Sono state cancellate poi le agevolazioni per il bollo su auto e moto di anzianità compresa tra i 20 e i 29 anni: veicoli che spesso valgono meno del costo della nuova tassa annuale. Alcune Regioni però, Lombardia in testa, stanno studiando di ribellarsi a quanto previsto dalla Legge di Stabilità, preferendo applicare una tassa (di poche decine di euro) solo per i veicoli non riconosciuti di “interesse storico e collezionistico”, visto che su un totale di 4 milioni di auto “storiche” in Italia, pare che solo 800mila siano realmente tali. Per una volta, la ragione del buon senso. O il buon senso in Regione.
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