Alla Cop16 uno spazio per le voci dal basso
martedì 29 ottobre 2024
Il tema della Cop16, “Pace con la natura”, fa da cornice all’evento che si svolge dal 21 ottobre al 1° novembre 2024 a Cali, in Colombia. I leader e le parti interessate si sono riuniti per portare avanti le discussioni sull’attuazione del quadro globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal, con l’obiettivo di garantire che il 30% della terra e degli oceani sia protetto entro il 2030. La Cop16 è organizzata in due aree principali: la Zona Blu e la Zona Verde. La Zona Blu è il cuore formale dell’evento, gestito dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (Cbd), dove si svolgono tutte le sessioni ufficiali e le conferenze stampa. Allo stesso tempo, la Cop16 è stata definita la “Cop dei popoli” per il suo approccio inclusivo e partecipativo, che cerca di coinvolgere i cittadini nel processo decisionale in materia ambientale e di guidare le azioni di cambiamento. È qui che entra in gioco la Zona Verde, un’area pubblica organizzata dal Paese ospitante, la Colombia, che funge da agorà politica per la riflessione e la mobilitazione. Questo spazio è un omaggio alla biodiversità culturale e naturale della Colombia, ricreato con aule ambientali viventi che mostrano le conoscenze ancestrali, le lotte e l’eredità dei popoli in difesa della natura. La ministra colombiana dell’Ambiente, Susana Muhamad, ha descritto la Zona verde come un luogo di riflessione comune, in cui viene riconosciuta la responsabilità condivisa per la cura della Casa comune. Per la prima volta nella storia delle Cop, si apre la Zona Verde, uno spazio che integra le comunità, le espressioni culturali e le conoscenze tradizionali, alzando le loro voci e le loro proposte che germogliano come semi pieni di energia trasformativa e vitalità. La società colombiana ha creato un contesto unico per la discussione politica, che promuove la partecipazione inclusiva a questo vertice internazionale. Inoltre, è stato organizzato un programma di oltre mille eventi, tra cui manifestazioni culturali, mostre d’arte, mobilitazioni sociali e popolari, finalizzate all’ascolto, alla presa di parola e alla discussione su questo tema. La Zona Verde è anche un punto d’incontro per i collettivi sociali, i leader delle organizzazioni ambientaliste, i difensori dei diritti umani, gli accademici, gli artisti, gli imprenditori, i sindacati, i contadini, le comunità indigene e afro-discendenti, le comunità di fede e spiritualità, gli indigeni, i giovani, i bambini e gli attivisti di tutto il mondo. Partecipano a workshop, conferenze e mostre per rafforzare la protezione degli ecosistemi e promuovere pratiche sostenibili. In questo spazio si incoraggia la ricerca dell’equità, della giustizia sociale e ambientale, nonché il riconoscimento della responsabilità storica nella cura della vita del pianeta. Alla Cop16, i circuiti di advocacy svolgono un ruolo chiave nel portare le riflessioni e le dichiarazioni generate nella Zona Verde alla Zona Blu, con l’obiettivo di integrare le voci dei cittadini nelle decisioni di alto livello. La Zona Blu è lo spazio in cui i Paesi partecipanti presentano le loro posizioni e cercano di raggiungere un accordo globale in difesa della biodiversità. Si chiede loro anche di ascoltare in modo autentico per sostenere la vita e il benessere del pianeta, sotto forma di giustizia sociale e ambientale. Questo impegno è fondamentale per proteggere la biodiversità. Celebriamo la volontà di tante persone e organizzazioni di proteggere il nostro pianeta. Insieme, come custodi della vita, possiamo costruire un futuro in cui la biodiversità fiorisca e la speranza perduri, custodendo azioni giuste con le nostre mani. © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI