Affrontò con decisione la diffusione delle eresie
venerdì 10 marzo 2017
Crollano le certezze, cedono i muri e i confini, la cultura, il costume, le istituzioni mutano, gli imperi si sfaldano; questa è la storia degli uomini. Eppure nel continuo farsi delle vicende di questo mondo, nel cuore del tempo c'è un tesoro che non subisce il passare delle epoche: il messaggio del Risorto. Nel segno della fedeltà al Vangelo operò san Simplicio che fu Papa dal 468 al 483, proprio quando in Occidente venivano spazzate via le ultime vestigia dell'Impero romano; nel 476, infatti, Odoacre depose l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo. Simplicio era nato a Tivoli e durante il suo Pontificato si preoccupò di lasciare in eredità un solido patrimonio di fede, anche affrontando con decisione la diffusione delle eresie come il monofisismo, sostenuta dall'imperatore d'Oriente Zenone. Si adoperò, inoltre, per restaurare alcune chiese di Roma.
Altri santi. Santi Caio e Alessandro, martiri (II-III sec.); san Macario di Gerusalemme, vescovo (III-IV sec.).
Letture. Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26.
Ambrosiano. Feria aliturgica.
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