Dall'Africa all'Inghilterra, via Campania i passi di un padre e pioniere dell'annuncio
giovedì 9 gennaio 2020
I buoni maestri sono il tesoro più prezioso di ogni epoca, perché sono radice di futuro e portatori di autentica speranza. L'Inghilterra dell'VIII secolo ebbe in sant'Adriano di Canterbury un maestro e un padre: la sua opera e la sua eredità, infatti, hanno lasciato un segno profondo nella Chiesa locale. Originario dell'Africa, Adriano era abate in Campania (forse sull'isola di Nisida) quando il Pontefice, san Vitaliano, lo scelse come vescovo di Canterbury. Adriano, però, non accettò la nomina e propose al Papa di inviare in Inghilterra l'amico Teodoro di Tarso. Vitaliano accettò ma volle che Adriano seguisse Teodoro come consigliere. Così a Canterbury divenne abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo, più tardi dedicato a Sant'Agostino, che, grazie alla sua guida divenne un vivace centro di formazione per molti vescovi destinati a fare la storia della Chiesa inglese.
Altri santi. San Marcellino di Ancona, vescovo (VI sec.); sante Agata Yi e Teresa Kim, martiri (XIX sec.).
Letture. 1 Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52.
Ambrosiano. Ct 1,2-3b.4b.15;2,2-3b.16a;8,6a-c; Sal 44 (45); Gv 3,28-29.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI