Radha ha avuto in sorte di nascere in India dove per consuetudine le figlie femmina non vanno fatte studiare perché «è inutile». Non c'è bisogno che sappiano mettere la propria firma su un documento o che prendano in mano un libro. Occorrono braccia in più nei campi. Per contrastare questa triste abitudine, il Ciai aiuta le bambine come Radha, 10 anni, che non avrebbero altrimenti alcuna speranza di studiare. La famiglia della bambina è composta da 8 persone: oltre a lei, alla madre e al padre, vivono nella piccola casa fuori dal villaggio, due sorelle e tre fratelli. Seguendo questa consuetudine indiana anche le due sorelle maggiori hanno abbandonato presto gli studi.
Ma per Radha andare a scuola è veramente importante tanto che è riuscita ad arrivare alla sesta classe. Soltanto con un sostegno a distanza, però, i genitori potranno consentirle di proseguire gli studi, accettando anche il fatto che venga ospitata presso l'ostello stagionale per i figli dei lavoratori migranti che il Ciai sostiene tramite l'ong locale «Samerth».
Lo Stato del Gujarat, nel nord ovest dell'India, pur essendo uno di più ricchi e industrializzati del Paese ha numerosi distretti in cui più dell'80 % della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Il distretto del Kutch, colpito da un terremoto devastante nel 2000, è uno di questi; isolato e privo di infrastrutture, presenta altissimi livelli di povertà.
L'economia si basa su agricoltura, pastorizia, industria di raffinazione del sale. La maggior parte delle famiglie sopravvive producendo e vendendo il «charcoal», una carbonella ottenuta dalla combustione di un unico arbusto che cresce in zona. Molte famiglie sono quindi costrette a migrare stagionalmente in posti dove la raccolta non è proibita. A causa del movimento migratorio delle famiglie " come quella di Radha " è alto il rischio di dispersione scolastica.
Info: Ciai, tel 02.84844403, Pamela Vercelli
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