Cambiare città, trasferirsi al mare ad Ahus nel sud della Svezia, e cambiare casa andava fatto, continua a sostenere la madre di Billie, ma per la ragazzina è l’ennesima batosta dopo la morte del papà, portato via da una malattia lunga e dolorosa. La novità avrebbe dovuto essere il punto di partenza di una nuova vita dopo tanta sofferenza ma a Billie la vecchia casa che la mamma ha deciso di acquistare non piace per niente. Non sono solo i muri indecentemente scrostati all’esterno, l’atmosfera lugubre degli interni e il sottotetto pieno di rumori a inquietarla. Il peggio sono i
mobili dei precedenti inquilini, emblema di un che di minaccioso. Come relitti stregati abbandonati in tutta fretta, improvvisamente. Ma a nulla valgono le proteste di Billie, le sue osservazioni e le sue paure sulle cose strane che accadono di notte, su improvvise impronte lasciate su un tavolino e sull’apparizione di due misteriose statuine di cristallo. Per la mamma sono solo fantasie o peggio capricci per contrastare la nuova scelta di vita. Ma Billie sa bene che quelle stranezze sono reali. Non le resterà che indagare a fondo, con l’aiuto una compagna di scuola
e di Aladdin, un ragazzino turco conosciuto sulla spiaggia, per trovare tutta la verità – ma proprio tutta - sulla storia misteriosa e sinistra della casa e dei suoi abitanti. Bambini di cristallo (Salani; 13,90 euro) è un romanzo pieno di suspense dove niente è quel che sembra, che esplora
i meccanismi della paura, il lato oscuro della realtà e i fantasmi e i labirinti della mente. Piacerà a chi apprezza le storie che mettono i brividi e procurano batticuori. Lo firma la svedese Kristina Ohlsson: in Svezia è stato al primo posto nelle classifiche del 2014 e il libro svedese per ragazzi più tradotto degli ultimi anni. Dai 12 anni
Pinocchio è uno di quei classici con il quale prima o poi molti illustratori si mettono alla prova. A voler procedere a ritroso si possono citare alcuni degli ultimi meravigliosi burattini (rischiando antipatiche dimenticanze) realizzati da Guido Scarabottolo, Lorenzo Mattotti, Andrea Rauch, Roberto Innocenti, Emanuele Luzzati, Roland Topor, Jacovitti…Per non parlare di artisti come
Ugo Nespolo, Mario Schifano, Mimmo Paladino o Enrico Baj… Fresco di stampa arriva ora per gli appassionati di pinocchiate questo bel volume pubblicato da Rizzoli Lizard (22 euro) con le tavole di Marco Corona, in arte Marcuzzo, artista piemontese, migliore autore 2008 al festival Lucca Comics& Game.Davvero un Pinocchio alla sua maniera, serioso, austero ma allo stesso tempo fantasmagorico, disegnato al tratto in bianco e nero, con il nero che talvolta si allarga e usurpa la pagina. Reso sulla carta – per ammissione dell’autore - esattamente come se lo è figurato fin dalla prima lettura, il Pinocchio di Corona è quello “di tutti e di nessuno” eppure personalissimo, dallo stile fumettoso: figurina che nasce ceppo e diventa burattino a colpi di pialla ma resta legnosa e grezza fino alla fine. Giammai bambino. Un tradimento del testo deciso d’imperio e annunciato in una divertente introduzione che la dice lunga sul lato umano dell’autore. Un libro prezioso per tutti.
Il titolo, La cena del cuore, può apparire enigmatico e per scoprirne il senso bisogna arrivare alle ultime pagine di questo prezioso volume che in tredici parole racconta chi era Emily Dickinson offrendo anche ai lettori a digiuno di riferimenti, assaggi del talento poetico e della vita di questa ragazza americana d’Ottocento dalla sensibilità moderna. Così da ingolosirne i palati e indurre voglia di farne scorpacciate. Come tredici portate di una tavola allestita per un’invitata speciale, tredici parole come casa, ritratto, pietre, cani e gatti, fiori, famiglia, amore…
scandiscono i capitoli del delicato racconto di Beatrice Masini, ciascuno preceduto da brevi versi della Dickinson e inframezzato dalle preziose e raffinate tavole di Pia Valentinis insuperabili nell’evocare il mondo interiore e domestico della poetessa. Quello dell’esile ragazza dai capelli selvaggi rosso fuoco
ma dalla salute fragile, solitaria e schiva di vita pubblica ma generosa nelle relazioni, instancabilmente gratificata dallo scrivere. Con discrezione ne conosciamo i legami familiari, la bella casa dal grande giardino rifugio di una vita, le curiosità intellettuali, il suo amore per gli animali e i fiori che con delicatezza raccoglie in un bell’erbario o infila nelle lettere spedite agli amici. I libri. E poi le piccole cose di tutti i giorni, il suo ultimo abito bianco da casa, il baule e lo scrittoio dentro cui la sorella Lavinia avrebbe trovato, nascoste, montagne di poesie. Ancora una volta l’editrice palermitana RueBallu regala un libro raffinato, accurato nella veste grafica come nella scelta della carta,
nella collana “Jeunesse ottopiù” dedicata alle vite straordinarie di grandi personaggi, raccontate e illustrate per i ragazzi da grandi firme italiane (19 euro). Da non perdere. Dai 13 anni.
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