Un bambino di 10 anni e un ragazzino di 13 anni hanno bisogno di due coppie di genitori adottivi: la richiesta arriva dal Tribunale dei minori di Milano. Enrico è un bel tredicenne che dimostra molto meno della sua età e frequenta la prima media. Ha una storia di ripetuti abbandoni alle spalle, attualmente è in comunità dove sta recuperando un po’ di serenità. Chiede spesso se anche per lui possa esserci una famiglia che lo accolga come figlio. Anche se resta vivo il ricordo delle frustrazioni passate, desidera ancora molto vivere in un ambito familiare che possa dargli calore e senso di protezione.
Il piccolo Ruggero di anni ne ha dieci e frequenta la quinta elementare. È stato allontanato dalla sua famiglia che era gravemente inadeguata quando aveva tre anni e attualmente vive in comunità. Anche in lui le frustrazioni affettive vissute hanno giocato brutti scherzi, rendendolo insicuro verso l’adulto che cerca sempre di compiacere. La sua storia purtroppo lo scoraggia ad affrontare con gioia la vita di tutti i giorni, anche se mantiene un profondo desiderio di cambiamento e di essere accolto da due genitori affidatari o adottivi.
Info: chiunque desideri valutare e approfondire con un giudice onorario la possibilità di un affido o un’adozione per Enrico e Ruggero può rivolgersi al Tribunale per i minorenni con un fax alla Cancelleria adozioni, tel.: 02.4815136, all’attenzione della dottoressa Simonetta Testero.
In Etiopia dove imparare
è ancora un lusso
Yordanose vive in Etiopia, ha 14 anni e un sogno da realizzare: diventare un’insegnante. Perché si trasformi in realtà, Yordanose ha bisogno di aiuto per poter continuare gli studi. Il suo papà purtroppo è morto, e la mamma, che ha appena 45 anni, è paralizzata. Una situazione difficile, una delle tante storie di vita dall’Etiopia che ancora oggi lotta per combattere la dispersione scolastica, spesso figlia della povertà e dell’endemicità dell’Hiv che continua a fare vittime. Cifa, l’ong che dal 1980 si occupa di adozioni, di educazione alla cittadinanza mondiale e di cooperazione internazionale, cerca un sostenitore a distanza per questa ragazzina. Per garantirle un futuro adeguato occorrer permetterle di andare a scuola. L’istruzione è il cuore del progetto internazionale “Tutte a scuola!” per la regione Amhara, a nord dell’Etiopia. La zona presenta problemi propri dei paesi in via di sviluppo: povertà diffusa, insicurezza alimentare, disgregazione sociale e il 36% dei bambini che non frequentano la scuola primaria. In contesti del genere le bambine e le ragazze appartenenti a famiglie indigenti sono doppiamente penalizzate: spesso considerate “invisibili”, non vengono mandate a scuola e restano a casa, oppure spedite nei Paesi Arabi dove sono spesso vittime di sfruttamento. Cifa qui interviene per garantire un reale accesso all’istruzione delle bambine e migliorare le condizioni di vita, ristrutturando la scuola locale e fornendo materiale scolastico a quelle che non possono permetterselo. E’stata così creata una residenza scolastica per 30 ragazze provenienti dalle campagne che non potevano viaggiare ogni giorno per raggiungere la scuola.
Info: Cifa, tel.: 011. 5630441; www.cifaong.it
Lovisa ha fatto centro
Non disperdiamo gli aiuti
Lovisa, la piccola namibiana per la quale Terre des Hommes cercava un sostenitore da tempo e per la quale aveva ripetuto l’appello il mese scorso, ha finalmente trovato una persona disponibile a sostenerla a distanza. Anzi ne ha trovate diverse. Sono infatti arrivate molte altre disponibilità a cui l’Ong sta rispondendo così da attivare il sostegno a distanza per altri bambini del progetto in Namibia, nelle sue medesime condizioni di bisogno. “Vi ringraziamo moltissimo per la sensibilità dimostrata!”, scrivono da Terre des Hommes.Info: Terre des Hommes Italia, Via Boiardo 6, 20127 Milano, tel. 02. 28970418; sad@tdhitaly.org
(per enti e associazioni: d.pozzoli@avvenire.it)
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