Sant'Aquilino può essere considerato un «fuggiasco del Vangelo»: per la sua vita esemplare e il suo carisma, infatti, più volte gli venne proposta la nomina episcopale, ma egli rifiutò sempre fermamente. Nato a Würzburg in Germania da famiglia nobile, studiò teologia a Colonia dove venne ordinato prete per seguire la sua più autentica vocazione nel servizio ai poveri e nella predicazione. Lo volevano vescovo in patria, ma egli decise di andare a Parigi e anche qui, dopo essersi fatto conoscere per la sua dedizione agli ultimi, ricevette la proposta dell'episcopato. «Fuggì» allora a Pavia e poi a Milano, dove si trovò a combattere con la predicazione alcune eresie. Un'opera che gli costò la vita nell'anno 1015, quando fu assalito e accoltellato da un gruppo di eretici.Altri santi. Sant'Afrate, anacoreta (IV sec.); san Sulpizio Severo, vescovo (VI sec.). Letture. Eb 10,1-10; Sal 39; Mc 3,31-35. Ambrosiano. Sir 44,1;48,1-14; Sal 77; Mc 4,26-34.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: