Per i genitori apprensivi le nuove applicazioni tecnologiche risultano sempre più confortanti. E ora per tenere costantemente sotto controllo i bambini arriva perfino un «ciuccio intelligente», gestibile con uno smartphone. Lo strumento, presentato al salone internazionale dell'innovazione, il Ces 2015 in corso a Las Vegas, si chiama «Pacif-i» e misura la temperatura del neonato grazie a un sensore integrato. Attraverso una connessione Bluetooth, poi i dati vengono inviati al cellulare. La febbre viene misurata a intervalli regolari, registrata e integrata in un grafico per poterne seguire l'andamento. Un altro sensore indica invece la distanza del bambino dai genitori e allerta mamma e papà se il pupo si allontana troppo da una distanza precedentemente determinata. Il ciuccio, prodotto da un'azienda britannica e registrato come dispositivo medico, costerà 30 euro.Una comodità per quanti hanno bisogno di tenere "monitorati" bambini piccoli durante un periodo di malattia. La tecnologia sempre più pervasiva, però, rischia di farci perdere l'abitudine ai gesti più semplici, fisici e amorevoli per un genitore: come quello di "misurare" la temperatura di un figlio solo appoggiando le proprie labbra alla fronte del piccolo, o tenerlo sotto controllo con un'occhiata mentre gioca al parco, senza bisogno di un allarme sul telefonino. Perché il rischio è di tenere lo sguardo fisso allo smartphone, tra social network e report del ciuccio-sanitario, finendo per perdere di vista il bambino. Quel figlio reale di genitori sempre più virtuali.
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