“Striscia la notizia”, prevale la fuffa
mercoledì 28 settembre 2016
Con due primedonne si corre il rischio che nessuna voglia fare la seconda. Il pericolo è che finiscano per contendersi il primato, soprattutto se chiamate a condividere la conduzione di uno dei preserali più seguiti della nostra tv. Immaginare uno scenario del genere era inevitabile pensando che Striscia la notizia – La voce dell'impudenza alla ventinovesima edizione sarebbe ripartita (lunedì scorso su Canale 5 alle 20.40) con la conduzione di Michelle Hunziker e Belén Rodríguez. In realtà le due showgirl, insieme solo per la prima settimana (poi arriveranno Chiambretti, Luca e Paolo, Greggio, Iacchetti, Ficarra e Picone), si sono “becchettate” meno del previsto perché la Hunziker si è imposta subito sulla collega partendo in solitaria con un monologo a suon di battute (o presunte tali) e poi da veterana ha condotto i giochi. Mentre Belén si è adeguata a una posizione di retroguardia, si direbbe di serie B (nel senso pure del lato), dando l'idea, anche per il generoso abbigliamento scelto, di essere lei a fare l'imitazione della Virginia Raffaele versione Sanremo e non viceversa. A un certo punto è spuntato pure l'attuale fidanzato, il pilota di MotoGp Andrea Iannone travestito da ragazzo porta pizza a casa di Cristiano Militello. Scontata la battuta alla solita richiesta del comico toscano di salutare in studio la Hunziker e la Rodríguez: «Saluto Michelle, l'altra non la conosco, sicuramente sarà bella e brava». Siparietto anche questo da dimenticare. Per il resto non molto di nuovo sotto il sole del longevo tg satirico di Antonio Ricci a parte il personaggio della mamma tutta orecchio di Virginia Raggi (alias Valeria Graci), una nuova rubrica (il «Premio frittata») all'interno di Striscia lo striscione e una rinnovata sigla finale. Confermata la consegna del Tapiro d'oro da parte del solito Valerio Staffelli (il primo stagionale è toccato a un habitué: Edoardo Costa, reo di aver fatto sparire soldi destinati alla cooperazione internazionale). Confermate per il quarto anno consecutivo anche le veline, Irene Cioni e Ludovica Frasca. Ma soprattutto confermati i caratteristici servizi che fanno di Striscia, al di là della satira, un programma di denuncia. A volte può spingere a un certo qualunquismo, ma sicuramente è la parte che funziona di più. Il resto è fuffa, che mette insieme (ahinoi!) ben oltre cinque milioni di telespettatori.
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