Papa Francesco in aereo di ritorno dal Canada - Ansa
È ufficiale. Papa Francesco volerà in Kazakistan martedì 13 settembre e vi si fermerà fino al 15 per partecipare alla settima edizione del Congress of Leaders of World and Traditional Religions fissata nella capitale Nur-Sultan per il 14-15. Un evento, si legge nel sito ufficiale del Congresso, che ha tra le sue priorità «l’affermazione della pace, dell’armonia e della tolleranza come principi incrollabili dell’esistenza umana”, oltre a voler affrontare il tema dell’uso dei sentimenti religiosi delle persone per l’escalation di conflitti e ostilità».
La possibilità di questo viaggio, in cantiere da tempo, era stata confermata dallo stesso Pontefice sul volo di rientro dal Canada sabato scorso. Parlando della sua salute che al momento gli impone delle limitazioni nei viaggi apostolici aveva ribadito che in ogni caso gli sarebbe piaciuto andare in Kazakistan, «un viaggio tranquillo» perché privo di spostamenti gravosi. Francesco non sarà il primo vescovo di Roma a raggiungere il Paese centro-asiatico. Nel settembre 2001 fu visitato da Giovanni Paolo II. Nell’affollata Piazza Indipendenza il Pontefice polacco affermò che il Paese aveva una «missione», quella di essere «un ponte tra le religioni, tra le nazioni e i continenti».
La notizia del viaggio è stata accolta con gioia dalla Chiesa locale. «Aspettiamo il Papa con tutto il cuore con la speranza che possa darci e dare al mondo un contributo di pace e di solidarietà», ha confidato al Sir monsignor Adelio Dell’Oro, vescovo di Karaganda. «Aspettavamo con ansia questa dichiarazione ufficiale che è stata data sia dalla Santa Sede sia dal presidente del Kazakistan – ha dichiarato il vescovo –. Il programma ufficiale ancora non c’è. Posso dire comunque che il governo ha chiesto ai presidenti di tutte le regioni del Paese di dare la disponibilità ad aiutare chi deciderà di andare all’incontro il Papa e di sostenerli in ogni modo, persino con i trasporti».
«Il Kazakistan – ha aggiunto il presule – è un Paese dove vivono persone che appartengono a più di 130 nazionalità diverse e moltissime religioni. È pertanto per papa Francesco una possibilità ecumenica molto grande. In più, sembra che verrà anche il patriarca Kirill. Potrebbe quindi essere anche un’occasione perché i leader delle due Chiese si incontrano qui dopo l’incontro a Cuba e dopo quella conversazione online che hanno avuto in marzo. Speriamo che questo incontro possa avvenire». Di questo probabile incontro aveva parlato lo stesso Francesco conversando a maggio con i direttori di periodici gesuiti. Aveva detto di sperare di incontrare Kirill «in occasione di un’assemblea generale in Kazakistan, a settembre». «Spero - aveva aggiunto - di poterlo salutare e parlare un po’ con lui in quanto pastore».
Nei giorni scorsi il cardinale Robert Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il culto, si è recato nella capitale kazaka. Il Commissario per la promozione degli obiettivi del Congresso, Bulat Sarsenbayev, lo ha voluto incontrare per esprimere gratitudine al Vaticano per il sostegno offerto alle iniziative di dialogo interreligioso promosse in Kazakistan. Il primo Congresso fu celebrato nel 2003, i successivi, con cadenza triennale, nel 2006, 2009, 2012, 2015 e 2018. Kirill ha partecipato al quarto. La Santa Sede ha sempre inviato delegazioni di alto livello con la presenza di almeno un cardinale (Tomko al primo, Etchegaray e McCarrick al secondo, Tauran al terzo e al quinto, Lajolo al quarto, Coccopalmerio al sesto). Al settimo arriverà il Papa.
Ecco il programma
Quattro discorsi e un'omelia. Oltre a vari incontri privati con alcuni leader religiosi. Il Papa partirà per Nur-Sultan la mattina del 13 settembre dall'aeroporto di Roma-Fiumicino. All'arrivo (17.45 ora locale, 13.45 in Italia), dopo l'accoglienza ufficiale, prevista la cerimonia di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale, la visita di cortesia al presidente della Repubblica Qasym-Jomart Toqaev e l'incontro con le autorità, la società civile e con il Corpo diplomatico.
Il giorno dopo, il 14 settembre, Francesco parteciperà alla preghiera in silenzio dei leader religiosi e aprirà la sessione plenaria del Congresso, presso il "Palazzo della Pace e della Riconciliazione". A seguire sono previsti incontri privati con alcuni leader religiosi. Nel pomeriggio celebrerà la Messa nel piazzale dell'Expo.
La mattina del 15 settembre il Papa incontrerà privatamente i membri della Compagnia di Gesù presso la Nunziatura Apostolica, poi l'incontro pubblico con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la Cattedrale Madre di Dio del Perpetuo Soccorso. Nel pomeriggio, nel "Palazzo della Pace e della Riconciliazione", vi sarà la lettura della Dichiarazione finale e la conclusione del Congresso dei leader delle religioni. A seguire la cerimonia di congedo presso l'Aeroporto Internazionale di Nur-Sultan (16.45, 12.45 in Italia) e la partenza per Roma. L'arrivo è previsto alle 20.15.