Caro direttore,
«Uniamoci per la pace» è il tema scelto dalla Conferenza mondiale delle Guide per il Thinking Day (Giornata del pensiero) che tutti gli scout e le guide del mondo celebrano il 22 febbraio di ogni anno. Il tema della pace caratterizza lo scautismo fin dal suo nascere e lo rende il movimento educativo più diffuso al mondo con oltre 50 milioni di aderenti. Dal 1926 tutti gli scout e le guide del mondo dedicano una giornata per supportare e diffondere lo scautismo nascente, soprattutto in quelle realtà ove trova difficoltà a crescere. Questo giorno speciale, di apertura e visione sul mondo, è stato scelto perché è il compleanno sia di Robert Baden Powell – fondatore degli scout - che di sua moglie Olave – animatrice del movimento femminile – che propose di donare anche «solo un penny» per lo sviluppo del movimento aiutando ragazzi e giovani in tutto il mondo.
Quest’anno la scelta del tema della pace rende tale giorno ancor più significativo in quanto, come ormai tutti sanno, dalla Norvegia è partito la proposta di candidare il Movimento degli scout e delle guide al Nobel per la Pace. Sappiamo che questo cammino è tutto in salita, ma è importante il riconoscimento pubblico che il movimento scautistico continua ad avere.
La pace è il modo di guardare alla vita che ogni scout e guida, fin dalla propria fanciullezza, impara a praticare ogni giorno. Anche lo scautismo adulto, e noi del Masci ne siamo testimoni, ha fatto del tema della pace un elemento importante del suo essere, e non solo nell’incontro con altri adulti scout in tutto il mondo, ma soprattutto nella testimonianza di presenze significative di impegno civile e nella ricerca di autentiche relazioni interpersonali nella quotidianità della nostra vita. Non c’è pace senza giustizia, senza un mondo più equilibrato, senza un abbandono delle armi per risolvere le controversie tra i popoli... Queste tematiche sono quelle che tutti abbiamo davanti agli occhi, ma su cui forse non ci troviamo mai direttamente e concretamente coinvolti. Noi scout, invece, vogliamo costruire la pace nel quotidiano, nelle relazioni tra le persone, nel considerare il vicino indispensabile per la crescita personale e per il raggiungimento della felicità.
Papa Francesco con l’enciclica Fratelli tutti ci ha fortemente indicato che la via della felicità passa non solo per il rispetto dell’atro ma soprattutto per la condivisione con la vita dell’altro. E questo 'altro' per lo scout e per la guida non è solo chi percorre la stessa strada, ma è soprattutto colui che si incontra tutti i giorni sulla strada, anche quando lo si sente distante o lontano. La pace è una azione che cresce e si sviluppa non isolatamente, ma in comunità, e le comunità di giovani e di adulti scout offrono la possibilità di educarsi alla fraternità, ovvero all’amore vero. In contrapposizione alle frenetiche competizioni del mondo la vita nelle nostre comunità è caratterizzata dalla condivisione, dalla scoperta dell’incontro tra le persone, dalla capacità di farsi ascoltare e soprattutto di ascoltare, offre in sintesi un originale paradigma di vita orientato a collegare tutta l’esistenza e tutte le esistenze. E questa è una vera e concreta scuola di pace.
Presidente nazionale Masci