Carlino Roldo, Rosta (To)
Lei, gentile signor Roldo, è un non-credente davvero speciale: non si limita ad ammirare il cardinal Ravasi, ma frequenta la Chiesa, valuta (criticamente) le omelie e "bacchetta" chi le fa, data le proprie lettere col santo del giorno, legge comunque Avvenire.Mi chiedo solo dove abbia preso quel numero così preciso: «i 42.001 predicatori italiani»... Sono un po’ di più, e comunque non sono tutti uguali. Noto che la sua stoccata principale richiama, in qualche modo, l’incitamento che in diverse occasioni il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, ha rivolto ai celebranti a far sì che l’omelia non diventi una «poltiglia insulsa» o una «pietanza immangiabile» e, comunque, «poco nutriente». Ovviamente, il tono del vescovo era ben altro, ma lo ammetto: mi piace il suo desiderio di dichiarato noncredente di "incontrare" voci all’altezza della Parola che annunciano. Un’ultima cosa: sciocco significa insipido, direi che l’aggettivo non le si addice proprio.
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