Offerte d'affitto «No famiglie»: capirle si può pure accettarle mai
sabato 6 marzo 2021

Gentile direttore,
su “Avvenire” del 4 marzo, il lettore Massimo Scotti chiede che cosa pensi Confedilizia – quale organizzazione storica dei proprietari di immobili – degli annunci di offerta di case in affitto che contengono l’indicazione “No famiglie”. Al signor Scotti rispondiamo non già dando un giudizio su quei proprietari (lui si chiede addirittura se il loro sia un comportamento cristiano), bensì provando a fornirgli un punto di vista diverso sulle motivazioni che possono spingere alcuni locatori a evitare determinate tipologie di inquilini. Può trattarsi, signor Scotti, della stessa reazione che può leggere – sul sito di Confedilizia – nelle tante testimonianze dei proprietari che attendono da anni di rientrare in possesso del loro immobile, prima per le “ordinarie” lentezze giudiziarie e ora per il blocco generalizzato degli sfratti. Troverà – se avrà la pazienza di leggere quelle storie – anche una reazione ancora più drastica: quella di chi dice “mai più affitti”, né a famiglie né ad altri. Accade anche questo quando il diritto di proprietà non è adeguatamente tutelato.

Ufficio Stampa Confedilizia

Quanto scrivete, gentili colleghi dell’Ufficio Stampa di Confedilizia, offre un altro punto di vista sul problema degli indecorosi avvisi di affitto con la dicitura “No famiglie”, ma non smentisce che il mercato italiano degli affitti è strano e ingiusto con le persone perbene, che sono tantissime e ci sono sia tra i proprietari sia tra gli inquilini. E mette in risalto ancora una volta che, alla ruffa o alla raffa, la famiglia (soprattutto con figli) finisce sempre penalizzata o, meglio, resta in ostaggio di calcoli e logiche “altre”. E ci rimette. Questo in qualche modo si può persino capire, come voi invitate a fare (e potete star certi che arrivo da solo a capire che non tutti gli inquilini sono stinchi di santo... ), ma il cartello “No famiglie” o “No bambini” per me – e non solo per me, grazie a Dio – in questo come in qualsiasi altro contesto resta semplicemente inaccettabile.

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