Caro direttore,
in questi giorni è stata avanzata la proposta di allargare l’obbligo scolastico per tutta la fascia dai 3 ai 18 anni: quindi per 15 anni, mentre la Costituzione dice «almeno 8 anni» (art. 34). Prosegue così nel nostro Paese la monopolizzazione statale della scuola, che si sta portando avanti anche strozzando la scuola paritaria. In barba alla Costituzione italiana che afferma «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli» (art. 30). 'Avvenire' sta mettendo a tema la questione, ma altrove non si vedono reazioni consistenti: 'et dormiunt multi'.
don Marino Tozzi, Terra del Sole (Fc)
Caro don Marino, come c’insegnano i nostri vecchi, nel più c’è anche il meno (penso alla possibile ulteriore estensione degli anni dell’obbligo scolastico). Dipende come si confeziona quel più se per aggiunta di anni, investimenti per l’istruzione e soggetti formativi o per sottrazione di libertà e di spazi all’iniziativa 'dal basso' dei cittadini. Nel meno di un sistema pubblico d’istruzione che venisse ridotto alla sola scuola statale non ci sarebbe nessun vero più. Il prossimo anniversario dei 20 anni dalla Legge Berlinguer, quella che nel 2000 sancì la parità scolastica, è una occasione di approfondimento del tema che non mancheremo di cogliere per cercare di svegliare dormienti, distratti e male informati.