Caro direttore,ho apprezzato molto su "Avvenire" di mercoledì 25 maggio, nella sezione "Agorà", l’articolo di Gabriele Nissim «Oltre la Shoah: i "giusti" sono ancora tra noi». Seguo da tempo l’associazione "Gariwo" fondata da Nissim e da altre persone che ne condividono l’ideale. La giornata dei giusti a livello europeo viene ricordata il 6 marzo. E quest’anno a Milano, nel pomeriggio del 6 marzo, è stato ricordato alla "Fabbrica del vapore" Khaled al-Assad, direttore del sito archeologico di Palmira trucidato dal Daesh nel 2015. Nell’occasione si è scoperto anche un murale dedicato a lui, realizzato da alcuni giovani sul muro di cinta della fabbrica stessa e visibile all’esterno. La cerimonia ufficiale si è poi tenuta l’8 marzo al "Giardino dei giusti" nel parco del Monte Stella. È stato scelto l’8 marzo, giornata della donna. Alla presenza dei responsabili dell’associazione, di autorità cittadine milanesi e di tantissimi giovani di alcune scuole superiori, sono state riconosciute "giuste" sei donne tra cui Felicia Impastato. Mi sono permesso questo richiamo e questa sottolineatura perché nell’occasione non ho notato alcun servizio e ritengo che questa associazione meriti di essere seguita dal nostro giornale. Grazie e cordiali saluti.
Achille Canegrati, Milano
Ha ragione, caro amico. Grazie per aver riempito un nostro vuoto informativo di qualche settimana fa. Ogni giorno nei giornali si fanno scelte e non sono sempre azzeccate anche se noi giornalisti, in genere, facciamo un po’ di fatica ad ammetterlo. Grazie all’articolo che ha tanto apprezzato, lei ha potuto, però, constatare ancora una volta che uniamo una convinta adesione all’attenzione nei confronti della testimonianza e militanza intellettuale e civile di Gabriele Nissim e degli amici di Gariwo. Ricambio il suo cordiale saluto.
Marco Tarquinio