Gentile direttore,

non smettiamo di ripetercelo in questi giorni: finalmente ’na gioia! L’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 all’Italia ci ha reso tutti felici. O quasi. Dapprima la tensione a stento repressa, e poi la gioia irrefrenabile della nostra delegazione, erano il segno che vincere non era facile. Quegli abbracci tra tutti i nostri rappresentanti erano davvero spontanei e sinceri. E non avevano colore. Anzi, ne avevano tre: quelli della nostra bandiera. Per una volta, sventolata con quell’orgoglio troppe volte dimenticato. E ora, tutti insieme cerchiamo di dare il meglio. Uniti si vince, come spesso è accaduto nella nostra storia. Non perdiamo questa magnifica occasione, in fondo abbiamo tutto: natura, arte, fantasia e genialità. Quanto serve per stupire il mondo. Facciamolo!

Michele Massa, Bologna

È bello l’elenco che lei fa, gentile amico, delle virtù italiane. Ed è giusto l’elogio della necessaria unità. Ricordiamoci però che unità fa rima con umanità. Ecco: contemporaneamente, in questa avventura, nel lavoro che la renderà concreta e speriamo utile, mettiamo in pista e in campo anche quella. L’umanità è il tratto più tipico dell’Italia migliore, senza di essa nient’altro ha vero spessore e valore, e nessuna vittoria è degna e duratura.