Massimo Sandrolini, Crespellano (Bo)
Vorrei dirle che sono sbalordito quanto lei, caro signor Sandrolini. Ma purtroppo non è così: Paola Perego – è lei che conduce il programma in questione – continua a inanellare "perle" di questo tipo e la tv che le viene concesso di fare è – a mio giudizio – uno dei motivi per i quali il piccolo schermo sta diventando lo specchio deformato del Paese. Non sono sbalordito, dunque, ma – condividendo i suoi sentimenti, gentile lettore – sono deluso, offeso e anche un po’ arrabbiato. Da cittadino e da telespettatore mi aspetto, infatti, che gli spazi del servizio pubblico radiotelevisivo vengano usati sempre con intelligenza, rispetto e senso della realtà e della misura. Mi attendo, insomma, che ai propagandisti di sé e delle proprie personalissime opinioni non sia permesso di dilagare a piacimento. Soprattutto quando non hanno alcun titolo per pontificare con insostenibile leggerezza su questioni delicatissime, ma sfruttano ogni occasione per entrare – senza chiedere neanche permesso – nelle case, nelle riflessioni e nei problemi degli italiani. Se gli spettatori continuano a sbarrare gli occhi davanti a quelle che lei giustamente definisce «mistificazioni», spero che chi di dovere apra finalmente i suoi.
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