Caro direttore, anche la Treccani non svela se la stracitata frase attribuita a Winston Churchill: «Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio» risulti essere vera o apocrifa. In attesa di conoscere la verità, ho qui sottomano un libro su Winston Churchill (1874-1965) di Roberto Scevola, da cui traggo, tra le altre, le seguenti tre frasi a lui attribuite e che mi sembrano molto attuali.

1) «Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti…». 2) «I socialisti sono come Cristoforo Colombo. Partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano, non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri». 3) «Il politico deve essere in grado di prevedere cosa accadrà domani, il mese prossimo e l’anno prossimo, e, in seguito, avere la capacità di spiegare perché non è avvenuto». Che cosa ne pensa?

Stefano Masino Asti

Penso, caro amico, che Winston Churchill, oltre a una notevole esperienza e a un non comune coraggio, aveva anche una grande verve. Io, per stargli dietro, ho solo tre battute prese a prestito. 1) A quella agra sugli italiani rispondo con una di un inglese (Oscar Wilde) sugli inglesi: «A molti, senza dubbio, apparirà sfacciato e arrogante, ma noi preferiamo considerarlo inglese» (Oscar Wilde). 2) A quella, sorridente, del conservatore Churchill sui socialisti replico con una considerazione del geniale economista John K. Galbraith: «Il moderno conservatore è impegnato in uno degli esercizi più vecchi dell’umanità e della filosofia morale: cercare una giustificazione morale superiore per l’egoismo».

All’autoironia sui politici dell’ex primo ministro dell’Impero britannico accosto un’essenziale massima del 'ricostruttore' Alcide De Gasperi: «La politica è realizzare ». E questo è anche il mio voto augurale per l’Italia e l’Europa nel tempo di ripresa e resilienza che ci sta davanti.