NUOVO GOVERNO / 1SURREALI LE SCENE DI PIAZZAGentile direttore,della giornata in cui l’Italia è stata liberata (parole di Bersani) ricorderò con mesta compassione un paio di fotogrammi. Il primo è quel volto tirato e avvilito dalla sconfitta di Silvio Berlusconi, un ricco signore di 75 anni, il quale aveva una potenza di fuoco mai vista prima e si è sparato nei piedi da solo. La seconda è la pietosa e triste scena di Bersani con le braccia al cielo in segno di giubilo in mezzo alla folla. Bersani, in rappresentanza di un’opposizione ancor più fallimentare del governo, che si prende i meriti di un suicidio di massa. Come siamo messi male! È come se di fronte a un avversario che inciampa, il rivale si prendesse i meriti di averlo messo al tappeto. Surreale. Frattanto iniziamo a rimettere l’Ici sulla prima casa; orrendo inizio ingiusto che colpisce tutti coloro che hanno compiuto enormi sacrifici per avere un tetto sopra la testa. Non dimentichiamo che i denari usati per comprarci la casa sono già stati tassati. Vedremo se tutti coloro che hanno brindato e canticchiato i loro stupidi e inutili slogan saranno altrettanto gioiosi... La vita è, come la politica, fatta di realtà crude, di rapporti umani complessi, di decisionismo, non solo di lezioni scolastiche. Ma questo non vuol dire che tutto andrà a rotoli, lo spero vivamente, per le generazioni che verranno e... per la mia pensione.Marco Chierici, Parma
NUOVO GOVERNO / 2SPERIAMO CHE CE LA CAVIAMOCaro direttore,che spettacolo penoso sta offrendo la politica italiana: dapprima butta benzina sulla casa già in fiamme, poi, una volta allontanato il presunto incendiario, comincia a buttar acqua sulla casa che sta per crollare. Per chiarezza e onestà il fuoco alla casa che ora sta per crollare fu appiccato per ragioni clientelari e di potere già negli anni Settanta e Ottanta, creando negli italiani l’illusione di un benessere palpabile, ma non veritiero e non rispondente alle reali possibilità del Paese. Ipocrisia, fariseismo e mediocrità sono l’essenza di quanti asseriscono ora di voler bene al Paese e agli italiani. Tra tutti questi mestieranti della politica, assatanati dal potere, dal protagonismo e invidia, che sfocia in odio, non riesco ancora a capire il comportamento dell’onorevole Casini, sempre propenso a richiamare a maggiore serietà e responsabilità. Forse l’onorevole Casini dimentica che ha fatto alleanze variegate in tutto il Paese. Nella mia città sta al governo della Provincia con il centrodestra e al governo del Comune con il centrosinistra... E, ora, alla luce di un nuovo governo tecnico, non si può che augurare a tutti noi un... speriamo che ce la caviamo.Antonio Vitti, Foggia
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POLITICI DA ROTTAMARECaro direttore,provo un senso di nausea nel vedere il comportamento di certi leader politici dell’opposizione. Non è accettabile che chi per tre anni e mezzo non ha fatto altro che dell’antiberlusconismo non curandosi dell’Italia, essendo incapaci di fare dell’opposizione seria e costruttiva, oggi si presentino al pubblico dicendo che gli interessi dell’Italia vengono prima di ogni altra cosa. Come se loro fossero i salvatori della Patria. Ha ragione il sindaco di Firenze Renzi quando dice che una certa classe politica è da rottamare e che bisogna imparare a essere propositivi in modo costruttivo. Non accetto insomma che la sinistra si ponga come l’unica area composta da cervelloni illuminati che ha diritto di pensare. Purtroppo siamo in presenza di una oligarchia che pretende di governare in tutti i modi, anche quando perde le elezioni, perché ritiene di averle perse solo a causa di una maggioranza di italiani che ritiene imbecille e non colta. Berlusconi , con i suoi pregi e difetti, doveva essere battuto in regolari elezioni con proposte politiche serie, non attraverso l’ostruzionismo, le azioni legali e quant’altro è stato messo in campo pur di impedirgli di governare. Col bel risultato di mettere in ridicolo l’Italia. Vede, alla mia verde età di settant’anni ogni tanto bisogna potersi togliere qualche sassolino dalla scarpa. Se leggesse i manifestini che sono stati affissi in giro per il quartiere di Niguarda dagli attivisti del Pd che esordiscono dicendo «Adesso tocca a noi!», come se avessero vinto le elezioni, capirebbe il mio risentimento. Augurandomi che i cattolici tornino a fare politica senza disperdersi in rivoletti, la saluto con la stima di sempre.Carlo Pagliari, Milano
NUOVO GOVERNO / 4UN SOGNO A OCCHI APERTI?Caro direttore,non mi dispiacerebbe proprio se nel "governo dei competenti e dei disinteressati" (preferisco chiamarlo così piuttosto che dei "tecnici) ci fosse posto anche per qualche esponente di rilievo di quelle realtà che sono impegnate da anni con successo per accompagnare la politica estera del nostro Paese con iniziative di solidarietà, di sviluppo e di pace. Pensa che sia un sogno a occhi aperti?Francesco Belli, Roma
Le lettere che qui sopra commentano fatti e sviluppi della crisi politica e di governo vibrano per opinioni e sentimenti diversi e anche contrastanti. In tutte, però, percepisco una passione vera per il nostro Paese e l’ansia di veder realizzato qualcosa di davvero duraturo, utile e buono in un momento di grande difficoltà e incertezza. Certo, mi confermano che tanti – anche tra coloro che fanno con impegno parte della comunità cristiana – faticheranno ad abituarsi all’idea di un tempo politico da vivere mettendo tra parentesi (e, io spero, archiviando negli aspetti più duri) le ostilità e i risentimenti che erano diventati ormai consueti. Ma è una possibilità concreta. E c’è da augurarsi che si realizzi. Così come c’è da augurarsi che la qualità della proposta programmatica e delle personalità della compagine governativa che sta nascendo sia tale da agevolare questo esito. Perciò, come ho già scritto, spero che nel probabile governo Monti ci sia buona "tecnica" e tanta buona "politica". All’amico lettore che mi chiede dell’ipotesi di veder coinvolte e valorizzate pure personalità che in questi anni si sono spese in una sorta di politica estera complementare a quella ufficiale, dico che non so se il suo sia un sogno a occhi aperti. Ma so che quell’impegno e le cose buone che ha prodotto sono una realtà che si può toccare con mano.
Marco Tarquinio