Dove conduce la logica del rifiuto e del disprezzo
martedì 11 febbraio 2020

Signor direttore,
papa Francesco sponsorizza l’apertura dei porti e l’accoglienza “senza se e senza ma” di tutti gli africani che vogliono raggiungere l’Italia. In Libia ci sono circa 800mila migranti pronti a partire per l’Italia e alle loro spalle l’agenzia dell’Onu calcola che almeno 30 milioni di africani vogliono partire alla volta del sogno europeo che poi è solo italiano perché le frontiere nord sono sigillate! Che facciamo? Dove li mettiamo? Francesco non ci dà l’indirizzo della Divina Provvidenza e lo Spirito Santo è come l’araba fenice... Francamente non mi sento affatto solidale con le donne africane che mettono al mondo frotte di figli («Non lo fo’ per piacer mio ma per dare figli a Dio») per poi farli incamminare verso l’Europa... troppo facile! Un Papa meno ipocrita predicherebbe uno stretto controllo delle nascite per il bene di tutti ma sopra tutto del pianeta. La fede spesso obnubila!

Edoardo Molinari Milano

Lei ascolta e scrive, signor Molinari, ma legge poco, e male, le parole di papa Francesco. E non solo quelle. In poche righe, infatti, lei è riuscito a condensare quasi tutti i luoghi comuni e le fake news che sono stati utilizzati in questi anni per costruire il mito dell’«invasione africana» e comunque «migrante», per incentivare la svolta cattivista nell’opinione pubblica italiana ed europea e per fare la caricatura della solidarietà e del soccorso ai perseguitati, ai profughi e ai naufraghi predicati e attuati dal Papa (come dai suoi predecessori) e dalla Chiesa cattolica (come da tutte le Chiese cristiane) e da quanti si riconoscono nei princìpi dell’umanesimo che ha costruito la nostra civiltà. La sua conclusione contro maternità e nascite è la logica conseguenza delle affermazioni di rifiuto che ha inanellato in precedenza. Chi non ama e rispetta la vita “senza se e senza ma”, senza concentrarsi solo su un pezzetto di essa e magari solo su un pezzetto di mondo, arriva sempre a quel punto: gli uomini e le donne sono un problema, meglio non farli nascere nemmeno. Gli altri sono sempre l’inferno... Vorrei dirle, signor Molinari, che il punto non sono mai le regole (che ci vogliono), ma il cuore delle regole e della nostra umanità. Ma per chi crede il punto è anche la salvezza, quella delle persone in pericolo e quella propria. La buona fede allarga e fa più profondo lo sguardo.

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