Bambini Cardiopatici nel Mondo, la onlus fondata e presieduta dal professor Alessandro Frigiola, che da oltre 20 anni opera nei Paesi in via di sviluppo per dare una speranza di vita ai piccoli affetti da cardiopatie congenite, si mette in mostra. Dal 13 ottobre al
5 novembre, presso La Casa di Vetro di Milano, in via Sanfelice 3, saranno esposte 35 fotografie del giornalista e fotoreporter Giovanni Porzio, da sempre amico della onlus. Si tratta di una selezione di scatti estrapolata dal libro Le mani nel cuore. Dottor Alessandro Frigiola, “una straordinaria esperienza di vita”, firmato dallo stesso Porzio.
«Dopo le guerre tutto ricomincia dai bambini - afferma Porzio - Per loro i genitori resistono allo sconforto e stringono i denti. Da loro traggono la forza per ricostruire, una ragione di vita e di speranza. Per questo la morte di un bambino è intollerabile. Nei Paesi devastati dalle guerre, dalla fame e dalle malattie le famiglie piangono, pregano, poi si rassegnano. Noi non ne abbiamo il diritto. Ho incontrato un medico che non si è mai rassegnato, un chirurgo che apre i cuori malati dei bambini per aiutarli a vivere. Ne ha
salvati migliaia. Si chiama Alessandro Frigiola, e ho voluto raccontare la sua storia”.
Nel libro, Porzio narra storie, immortala volti e sguardi, “dipinge” paesaggi, case, scuole e ospedali attraverso oltre 100 splendide fotografie in 157 pagine, frutto di un lavoro lungo due anni. È il resoconto di un viaggio a fianco dell’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo in 5 Paesi in via di sviluppo: Siria, Kurdistan, Egitto, Camerun e Senegal. In quei Paesi dove l’insufficienza di strutture cardiochirurgiche, la mancanza di formazione per medici e infermieri o gravi situazioni di guerra rendono tragicamente difficile garantire anche le più basilari cure pediatriche.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30 (giovedì fino alle 18.00). Il costo di ingresso (€ 5,00) sarà interamente devoluto a Bambini Cardiopatici nel Mondo per sostenere le missioni operatorie e i percorsi di formazione per medici e infermieri dei Paesi in via di sviluppo.