Perde terreno il Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders, la formazione di estrema destra che finora era in testa nei sondaggi, mentre rimonta la formazione del premier liberale Mark Rutte, quando mancano tre settimane alle elezioni legislative nei Paesi Bassi. Il Pvv di Wilders si assicurerebbe dai 24 ai 28 seggi (3 in meno in un mese), mentre il VVD di Rutte tra i 23 e i 27 dei 150 seggi complessivi di cui è composta la Camera bassa del Parlamento. In termini percentuali - rileva il sito Peilingwijzer, che riassume sei diversi sondaggi - questo significa che il primo ottiene tra il 15,8 e il 17,6%, mentre il secondo tra il 15,2 e il 16,9%.
La spiegazione fornita dagli analisti è che l'elettorato di Wilders teme sempre di più di esprimere un voto inutile, poiché tutte le altre formazioni hanno confermato di non voler stringere alleanze di governo con l'estrema destra xenofoba. Sono circa 13 milioni gli olandesi chiamati alle urne il 15 marzo, un voto che darà un importante segnale a tutta l'estrema destra europea, in particolare a quella di Francia e Germania, dove si voterà rispettivamente per le presidenziali ad aprile/maggio e per le politiche a fine settembre.
In Francia l’ultimo sondaggio Opinionway conferma in testa con il 26% delle preferenze la leader del Front National Marine Le Pen, davanti al candidato di centrodestra François Fillon e all'ex ministro dell'Economia Emmanuel Macron, appaiati al 21%. Al quarto posto il candidato socialista Benoit Hamon (15%), tallonato dal rappresentante dell'estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon (11%). Secondo il sondaggio, al ballottaggio sia Macron sia Fillon batterebbero Le Pen: nel primo caso il vincitore è dato al 58% delle preferenze, nel secondo al 57%. La novità della rilevazione è la ripresa di consensi di Fillon che, dopo lo scandalo sul lavoro fittizio della moglie come sua assistente parlamentare, torna a crescere di 1 punto dopo giorni di stallo.
Bisognerà vedere come influirà però sulle intenzioni di voto l’inchiesta emersa oggi per uso improprio di fondi del Parlamento europeo al Front National. La guardia del corpo e la segretaria personale di Marine Le Pen sono stati posti in stato di fermo per finanziamenti illeciti ricevuti a causa di presunti incarichi fittizi da parte dell’europarlamentare. Ora i due, Thierry Légier e Catherine Griset, potrebbero venire rilasciati senza accuse oppure portati in tribunale in vista di una imputazione formale. "I francesi sanno fare la vera differenza tra gli scandali reali e i complotti politici", è stata la presa di posizione di Le Pen.