La premier conservatrice Liz Truss ha lasciato Downing Street il 25 ottobre 2022 - Ansa
Liz Truss sta per combinarne un’altra delle sue. Passata alla storia per aver guidato il governo più breve del Regno Unito, appena 44 giorni, l’ex premier, silurata a ottobre per una manovra fiscale che ha mandato in fumo 30 miliardi di sterline, la prossima settimana partirà per Taiwan.
Taipei non è una meta qualsiasi. La Cina la considera come una provincia "ribelle" da riportare sotto il controllo di Pechino. La vista a Taiwan della Speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, ad agosto scorso, aveva irritato non poco il presidente Xi Jinping che per mezzo del ministero degli Esteri aveva mandato a dire a Washington: “Attenzione, state giocando con il fuoco”. È proprio lì che Truss sta per andare. Lo ha annunciato lei stessa sui social network spiegando di aver accettato un invito a cui avrebbe voluto dire di “sì” molto tempo prima. “Dobbiamo fare il tutto il possibile – ha aggiunto – per sostenere il governo democraticamente eletto di Taiwan e la sua gente”. Ospite dalla Prospect Foundation, un think tank taiwanese, terrà un discorso su libertà e democrazia e incontrerà alti funzionari del governo. Non è chiaro se avrà l’occasione di parlare anche con il presidente Tsai Ing-wen.
L’uscita ha causato a Londra non pochi malumori. Il commento della collega di partito Alicia Kearns, presidente della Commissione Esteri dei Comuni, è uno dei più moderati nella sua incisività: “Il viaggio della Truss è performativo, non sostanziale. È il peggior esempio di Instagram diplomacy”. Oltre a essere inutile, ha spiegato, “rischia di rendere la vita del popolo taiwanese ancor più difficile”. I presidi militari della Cina nelle acque che circondano l’isola sono aumentati proprio dopo la visita della Pelosi. L’iniziativa è percepita inoltre come un attentato al delicato equilibrio delle relazioni sino-britanniche. La questione cinese è motivo di battibecco all’interno dello stesso governo combattuto tra pugno duro e linea morbida. La recente missione a Hong Kong del ministro per il commercio Dominic Johnson, inviato a rinverdire la collaborazione sul fronte degli investimenti, è stata bollata da diversi deputati Tory come “vergognosa”.
Un portavoce di Downing Street è intervenuto a chiarire che l’iniziativa di Truss, rimpiazzata dal premier Rishi Sunak, suo rivale alle primarie che la portarono alla guida del partito, non c’entra niente con il governo perché è la “decisione indipendente di un privato cittadino”. La figura della donna che si atteggia a Margaret Thatcher è stata liquidata dalla stampa cinese come quella di una leader “caduta in rovina”. In patria viene ancora chiamarla “Lady Iceberg”, il soprannome che si è guadagnata per essere durata al N.10 meno di un’insalata in frigo. Spietato è stato il commento di Victor Gao, responsabile delle relazioni con i media del partito comunista cinese: “I passi illeciti e illegittimi di persone come Liz Truss rendono più probabile che la Cina eserciti la sua giurisdizione su Taiwan”.