domenica 23 febbraio 2025
Tutto sui 17 elementi della tavola periodica che producono un mercato globale che vale già quasi 11 miliardi e che entro il 2031 raggiungerà i 21,7 miliardi di dollari
Trump e Zelensky

Trump e Zelensky - Reuters

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Le Terre rare (Rare earth elements, Ree) sono un gruppo di diciassette elementi metallici che includono i quindici lantanidi, più scandio e ittrio. La loro importanza per l’economia contemporanea è cruciale, perché sono elementi fondamentali in un'ampia gamma di applicazioni industriali e tecnologiche. Non a caso sono anche definite "le vitamine della società moderna". Il loro impiego è infatti indispensabile per la transizione verde, l'industria militare e della difesa, l'innovazione tecnologica in generale. La loro importanza strategica e il fatto che le riserve e la produzione sono concentrate in pochi paesi comporta una serie di importanti implicazioni geopolitiche. Gli elementi noti come Terre rare fanno parte del più vasto insieme delle "materie prime critiche", cioè quelle risorse della terra fondamentali per l’industria e l’economia e che presentano un alto rischio di interruzione dell'approvvigionamento.

Nello specifico di che elementi si parla?

Le Terre rare sono generalmente suddivise in elementi leggeri (Light rare earth elements, lree) e pesanti (Heavy rare rarth rlements, Hree). Gli elementi leggeri sono: Cerio (Ce), Lantanio (La), Neodimio (Nd), Praseodimio (Pr), Samario (Sm). I pesanti: Disprosio (Dy), Erbio (Er), Europio (Eu), Gadolinio (Gd), Olmio (Ho), Lutezio (Lu), Terbio (Tb), Tulio (Tm), Itterbio (Yb), Ittrio (Y). Il neodimio, il praseodimio e il disprosio, che fanno parte della famiglia dei lantanidi, sono considerati gli elementi più critici. Altre materie prime critiche molto importanti, che però non fanno parte delle Terre rare, sono la grafite, il litio e il cobalto.

Qual è l’importanza delle Terre rare per l’economia?

Le Terre rare sono essenziali per molte delle tecnologie impiegate nella produzione di energia pulita, come le turbine eoliche e i veicoli elettrici. In particolare, il neodimio, il praseodimio e il disprosio sono cruciali per la produzione di magneti permanenti. Anche molte attrezzature militari dipendono da componenti realizzati con le Terre rare. Inoltre, sono utilizzate in numerosi dispositivi elettronici, inclusi gli smartphone, i computer e gli schermi. La digitalizzazione crescente e lo sviluppo tecnologico continuo dipendono fortemente dalla disponibilità di questi elementi: il mercato delle Terre rare nei prossimi cinque anni è destinato a superare i 20 miliardi di valore, 21,7 miliardi nel 2031, con un tasso di crescita annuo superiore al 7%.

Quali sono i Paesi con le maggiori riserve di Terre rare?

Le riserve totali mondiali di Terre rare ammontano a circa 130 milioni di tonnellate metriche. La Cina è in cima alla lista per le riserve, con 44 milioni di tonnellate, ed è anche il principale produttore mondiale, con 270.000 tonnellate estratte nel 2024. Secondo l'U.S. Geological Survey, Mineral Commodity Summaries del 2025 al secondo posto quanto a riserve c'è l'Australia (25,7 milioni), seguita da Brasile (21), India (6,9), Thailandia (4,5), Russia (3,8), Vietnam (3,5), Stati Uniti (1,9), Groenlandia (1,5). Altre nazioni con depositi importanti di Terre rare sono Sudafrica, Mozambico, Namibia, Kenya, Burundi e Tanzania. La Groenlandia, che ospita riserve significative di zinco, rame, cobalto è particolarmente ricca anche di Terre rare: il sito di Kvanefjeld sarebbe il secondo giacimento di Terre rare più grande del mondo. L’Ucraina è ricca di minerali e materie prime critiche, ma per le Terre rare si parla solo di giacimenti individuati.

Quali minerali sono presenti in Ucraina?

Nel sottosuolo dell’Ucraina potrebbe essere presente il 5% di tutte le risorse minerarie mondiali. Secondo il World mining data 2024 il Paese è al 40° posto tra i produttori di minerali, in particolare all’8° per il manganese, all’11° per il titanio, al 14° per la grafite, al 12° per lo zircone. L’Ucraina deterrebbe inoltre uno dei più grandi giacimenti di Litio, pari a un terzo di tutte le risorse europee ma l’estrazione non è mai incominciata. Le miniere del Paese sono anche ricche di ferro, uranio, tantalio, scandio, carbone. Per quanto riguarda lo specifico delle cosiddette Terre rare, in Ucraina ci sono giacimenti importanti, ma come per il caso del litio, l’attività estrattiva è inesistente, e per poterla avviare servirebbero investimenti consistenti. Per quanto riguarda le trattative tra Stati Uniti e Ucraina va detto che spesso si parla di Terre rare intendendo in realtà l’insieme dei minerali essenziali e di non facile approvvigionamento.

Quali sono le implicazioni geopolitiche legate alle Terre rare?

La Cina detiene una posizione dominante nella produzione e raffinazione di Ree rappresentando una quota significativa della produzione globale. Questa concentrazione crea una vulnerabilità nella catena di approvvigionamento per molti paesi, in particolare per l'Europa e gli Stati Uniti. La dipendenza da un unico fornitore, infatti, aumenta il rischio di interruzioni nella fornitura a causa di conflitti commerciali, tensioni geopolitiche o crisi sanitarie. Per questo molti paesi stanno cercando di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento. Gli Stati Uniti e l'Europa stanno investendo in progetti minerari e di raffinazione interni, oltre a stabilire partnership con altri paesi ricchi di Terre rare, come Australia, Brasile e Vietnam. In questa chiave va letta la trattativa imposta dagli Usa all’Ucraina per la fornitura di Terre rare e altri minerali critici come “risarcimento” per le armi fornite a Kiev. Il problema è che più di un terzo dei giacimenti di Terre rare ucraine, come di altri metalli, al momento sono sotto il controllo russo.

Le Terre rare si trovano solo sulla Terra?

La crescente domanda di Terre rare, che sta intensificando la competizione tra le principali potenze industriali, sta generando una rinnovata attenzione verso lo spazio, con l'esplorazione di risorse minerarie su altri corpi celesti che potrebbe diventare una nuova arena per le rivalità geopolitiche. Si deve anche a questo il rinnovato interesse per le missioni spaziali da parte di grandi compagnie private.

Qual è l’impatto ambientale e sociale dell’estrazione delle Terre rare?

L'estrazione e la lavorazione delle Terre rare possono avere impatti ambientali significativi, inclusa la contaminazione del suolo e delle acque. La Cina, in passato, ha subito gravi danni ambientali a causa di standard ambientali poco rigorosi. Questo solleva questioni etiche e di sostenibilità, spingendo verso pratiche minerarie più responsabili e il riciclo.

Quali soluzioni possono essere adottate per ridurre gli impatti ambientali dell’estrazione di Terre rare?

Promuovere il riciclo delle Ree potrebbe ridurre la dipendenza dall'estrazione primaria e migliorare la sostenibilità. Sempre più importante dovrebbe essere però la promozione di una cooperazione internazionale tra Paesi per garantire un approvvigionamento stabile e responsabile, tra accordi commerciali, condivisione di tecnologie e standard ambientali comuni. L'Inflation Reduction Act (Ira) negli Stati Uniti e il Critical Raw Materials Act (Crma) nell'Unione Europea sono esempi di politiche volte a diversificare le fonti di approvvigionamento, riducendo la dipendenza da un singolo paese. Il Crma dell'Ue, in particolare, mira a garantire che nessun singolo paese fornisca più del 65% del consumo annuo europeo di materiali chiave.

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