Il cessate il fuoco
"per rendere possibile l'aiuto umanitario, per creare corridoi
umanitari che al momento non ci sono", e "la cessazione della
persecuzione contro i cristiani e dunque del cosiddetto
'martirio interreligiosò". Sono le proposte per il futuro della
Siria di cui si discuterà in Vaticano il prossimo 13 gennaio
nell'incontro "Siria, si può restare indifferenti?", secondo
quanto annuncia
mons. Marcelo Sánchez Sorondo, cancelliere della
Pontificia Accademia delle Scienze, l'organismo che promuove il
workshop con partecipanti come l'ex premier britannico Tony
Blair e il Nobel per la Pace egiziano Mohammed El Baradei.
"L'ideale sarebbe di promuovere la creazione di un'eventuale
autorità transitoria al fine di organizzare delle elezioni -
dice Sorondo a Radio Vaticana -. Loro hanno una Costituzione, ma
la devono rispettare! E allo stesso tempo vogliamo contrastare
la tratta delle persone, la prostituzione: temi cari al Papa
insieme con quello della globalizzazione dell'indifferenza.
Queste sono un pò le nostre proposte ideali".
Per il cancelliere della Pontificia Accademia l'incontro è in
linea "con l'impegno dimostrato dal Papa: ricordo il suo digiuno
nel momento in cui la situazione era drammatica e la sua lettera
al presidente Putin, allora presidente del G20, nella quale si
chiedeva ai governi interessati di riconsiderare il tema del
bombardamento... un gesto che - come sappiamo - ha ottenuto
l'effetto desiderato. Adesso ci sarà un prossimo incontro,
Ginevra 2. Quindi, vogliamo promuovere un evento per studiare un
pò le soluzioni e offrire al Papa qualche elemento in più".
E a proposito delle possibilità di Ginevra 2 di trovare
un'intesa per la Siria, mons. Sorondo sottolinea che "se si fa
l'incontro è perché qualche possibilità c'è! Speriamo bene. È
molto difficile, ma penso che - così come abbiamo evitato le
bombe - qualcosa in questo incontro si potrà ottenere, almeno
spero nella creazione di corridoi umanitari".