I jihadisti del sedicente Stato
islamico (Is) avrebbero imposto ai cristiani di al-Qaryatain, nella
provincia siriana di Homs, di pagare una tassa, la "jizya", o
convertirsi all'islam o lasciare l'area. Lo denuncia sul suo sito web
l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che cita "fonti
attendibili".
Stando alle fonti dell'Osservatorio, ong con sede in Gran Bretagna
legata agli attivisti delle opposizioni, nelle ultime 48 ore sarebbero
state consegnate somme di denaro ai jihadisti. L'Is, secondo le
denunce, avrebbe sequestrato i documenti dei cristiani.
Lo scorso 7 agosto gli attivisti avevano denunciato
il "sequestro" da parte dei jihadisti di "decine di famiglie
cristiane" di al-Qaryatain.Il 21, poi, l'Osservatorio ha dato notizia
della distruzione da parte dell'Is del monastero di Mar Elian ad
al-Qaryatain, a sud di Homs sulla strada verso il sito archeologico di
Palmira.
Nel monastero di Mar Elian nel maggio scorso è stato rapito padre
Jacques Murad, priore del monastero. Il luogo di culto, alla periferia
di al-Qaryatain, rappresenta una filiazione del monastero di Deir Mar
Musa al Habashi, rifondato dal gesuita italiano Paolo Dall'Oglio,
rapito il 29 luglio 2013 mentre si trovava a Raqqa nel nord della Siria.