Sale ad almeno 30 morti il tragico bilancio del
bombardamento aereo che ieri sera ha colpito un
ospedale di
Aleppo gestito da
Medici Senza Frontiere. Tra le vittime ci sono tre infermiere e almeno due medici, tra i quali uno dei pochi
pediatri rimasti in città. L'Ong afferma che l'edificio era nel mirino dell'aviazione di Damasco ed è stato distrutto.
Si tratta dell'ospedale di
al-Quds nel quartiere di Soukkari, una zona controllata dai ribelli nel sud di Aleppo.
Sotto le macerie è rimasto il corpo senza vita di
Mohamed Wasem Maaz, l'ultimo pediatra che operava nella zona. Ecco la sua
foto, in un tweet pubblicato da un giornalista tedesco della
Bild.
L'ospedale distrutto, ricorda Medici Senza Frontiere, "era il centro di riferimento principale per la pediatria, con 8 medici e 28 infermieri". "C'erano pronto soccorso, ambulatorio, terapia intensiva e sala operatoria. Ora è tutto distrutto". Su Twitter Medici Senza Frontiere condanna il raid «che priva le persone di un'assistenza sanitaria essenziale». E ribadisce: «Gli ospedali non sono bersagli #notatarget».
In un primo momento si era parlato di 20 vittime, ma questa mattina i soccorritori hanno trovato altri dieci corpi sotto le rovine. "Non possiamo identificarli. Alcuni sono carbonizzati, altri sono completamente sfigurati", ha dichiarato uno dei soccorritori.
LE DRAMMATICHE FOTO DELL'OSPEDALE (Lapresse)
Nel seguente
video, realizzato dalla Bbc prima del raid, la drammatica
testimonianza di uno dei pochi medici (25 per 300mila civili) rimasti a lavorare ad Aleppo. Nelle sue parole, e nelle immagini, il racconto di una quotidianità agghiacciante: le sale
operatorie trasferite negli scantinati perché le esplosioni non scuotano mani e mente del
chirurgo al lavoro.
INTERVISTA Il vescovo di Aleppo: «Fermare questa guerra»
L'APPELLO DI DE MISTURA. È di poche ore prima l'appello dello stesso De Mistura ai governi di
Stati Uniti e
Russia, affinché si impegnino perché non falliscano i
colloqui di pace per la Siria e venga rispettato il
cessate il fuoco. "Lancio un appello a Russia e Stati Uniti affinché prendano una iniziativa urgente per rilanciare la tregua, che al momento è in pericolo", ha detto De Mistura dopo avere aggiornato in teleconferenza il Consiglio di sicurezza dell'Onu sul risultato del terzo round di colloqui di pace che si è concluso ieri.
L'inviato Onu per la Siria Staffan de Mistura
De Mistura ha detto che per convocare un nuovo round di consultazioni è necessario che "la cessazione delle ostilità in Siria torni ai livelli di febbraio e marzo", quando le violenze si erano ridotte in modo significativo.