venerdì 24 novembre 2017
Prende corpo l'ipotesi di un ritorno alla Grande Coalizione, dopo l'apertura dei socialdemocratici a colloqui per formare il governo
Il presidente tedesco Steinmeier e Schulz (Ansa)

Il presidente tedesco Steinmeier e Schulz (Ansa)

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Nella notte è arrivata l'apertura dei socialdemocratici tedeschi ai colloqui per il governo, dopo il fallimento del tentativo "Giamaica". «La Spd ha la ferma convinzione che si debba parlare. La Spd non si negherà ai colloqui», ha detto il segretario generale Hubertus Heil. Nelle stesse ore sono state smentite le voci circa le possibili dimissioni del leader Martin Schulz, finito sotto pressione per la velocità con cui aveva escluso di sedersi alt avolo con Merkel. A questo punto prende corpo l'ipotesi di un ritorno alla Grande Coalizione.

In Germania prove tecniche di riavvicinamento tra Spd ed Unione Cdu/Csu. Nel pomeriggio di ieri si è svolto allo Schloss Belleveu l’atteso incontro tra il presidente federale Frank-Walter Steinmeier e il presidente dei socialdemocratici, Martin Schulz. Il faccia a faccia è durato circa un’ora nel corso della quale Steinmeier probabilmente ha tentato di convincere il suo ex compagno di partito di rivedere la sua posizione su una possibile alleanza di governo con l’Unione democristiana, ipotesi finora sempre negate da Schulz. In serata il leader della Spd ha incontrato i vertici del partito per riferire sull’esito dell’incontro con il presidente della Repubblica.

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Per ora non è stata presa nessuna decisione. Ma nella Spd cresce la pressione sia da parte degli altri partiti sia da parte dei media. E ieri sera ci sarebbe stato un primo incontro interlocutorio tra rappresentanti dell’Unione e quelli della Spd. La decisione definitiva da parte dei socialdemocratici potrebbe arrivare dopo il 7 dicembre, quando si terrà a Berlino il congresso del partito, l’occasione migliore per fare chiarezza all’interno del partito e prendere una decisione definitiva anche riguardo ad una nuova Grande Coalizione. Nel corso del congresso potrebbe anche essere presa la clamorosa decisione di cambiare la leadership della Sps con Schulz costretto a passare la mano a favore o dell’ex ministro del Lavoro, Andrea Nahles o del sindaco di Amburgo, Olaf Scholz. Soprattutto il borgomastro della città anseatica negli ultimi giorni si è detto favorevole alla realizzazione di una coalizione di governo con l’Unione. Nelle ultime ore molti media tedeschi, riportando fonti vicine alla Cdu, hanno parlato anche della possibilità di formare un governo di minoranza guidato da Angela Merkel e sostenuto esternamente dalla Spd.

Ore di attesa anche nella Csu, il partito cristiano-sociale della Baviera. Ieri era stata diffusa la notizia delle dimissioni di Horst Seehofer da governatore della Baviera e da presidente del partito. Poi la notizia è stata subito smentita dai vertici del partito, Sono tuttavia attesi dei cambiamenti anche tra le file dei cristiano-sociali. Al prossimo congresso di partito, che si terrà il 16 dicembre, si deciderà il nuovo presidente e probabilmente anche il nuovo governatore bavarese. La stampa locale ha indicato da giorni l’ex ministro delle Finanze della Baviera, Marcus Söder.

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