Oscar Pistorius in tribunale nel 2014 - Reuters
Le polemiche non hanno fermato la decisione. Ieri il celebre atleta sudafricano Oscar Pistorius è uscito dal carcere per osservare il nuovo regime di libertà condizionata, dopo nove anni di detenzione per aver ucciso nel 2013 la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp. «Nei confronti di Pistorius si applicheranno le condizioni generali della libertà condizionale. Ad esempio, dovrà essere a casa in determinati orari del giorno», ha dichiarato il Dipartimento dei servizi penitenziari (Dcs) del Sudafrica in un comunicato diffuso sulla stampa locale. La libertà vigilata prevede inoltre il divieto di consumo di alcol e altre sostanze e di rilascio di interviste ai media da parte del famoso atleta. Queste restrizioni saranno valide fino alla scadenza della pena nel 2029, con la precisazione da parte del Dcs in merito al suo «alto profilo pubblico» che non «lo differenzia dagli altri detenuti né giustifica un trattamento incoerente».
«Non ci potrà mai essere giustizia se la persona amata non tornerà mai più, e nessuna permanenza in carcere riporterà indietro Reeva. Noi, che siamo rimasti indietro, siamo quelli che stanno scontando una condanna a vita», ha detto June, la madre di Reeva, in una dichiarazione, riportata dagli avvocati della famiglia Steenkamp. June ha sottolineato che lei e suo marito Barry, morto nel settembre dello scorso anno, non sono mai riusciti ad accettare la morte di Reeva e il modo in cui è morta il giorno in cui Pistorius sparò più volte all'allora 29enne attraverso la porta di un bagno nel mezzo della notte. «Il 14 febbraio 2013 è il giorno in cui la vita è cambiata per sempre. Il giorno in cui il Sudafrica ha perso il suo eroe, Oscar Pistorius, e il giorno in cui io e Barry abbiamo perso la nostra preziosa figlia, Reeva, per mano di Oscar», ha detto.
la prigione di Atteridgeville a Pretoria - Ansa
La libertà condizionale è stata concessa a Pistorius lo scorso 14 novembre, durante un'udienza a porte chiuse nella prigione di Atteridgeville a Pretoria. La sua prima richiesta era stata respinta lo scorso marzo, quando i suoi legali argomentarono che avesse trascorso in carcere il tempo minimo richiesto per beneficiare della misura e che i suoi "diritti fondamentali" fossero stati violati.
Detenuto dal 2014, il 37enne Pistorius ha portato il caso davanti alla Corte Costituzionale del Sudafrica, che ha stabilito il suo effettivo diritto alla libertà condizionale. In una lettera letta in tribunale due mesi fa, la madre della modella assassinata, June Steenkamp, aveva detto di "non essere convinta" che "Oscar fosse stato riabilitato". Nel testo aveva inoltre espresso il suo "desiderio che le politiche e le procedure della Dcs sulla liberta' condizionale siano applicate in modo coerente al suo rilascio".
Oscar Pistorius in gara nel 2011 - Ansa
Pistorius sta scontando una pena per aver ucciso Steenkamp, allora 29enne, nella sua casa di Pretoria il giorno di San Valentino del 2013, quando era all'apice della sua fama e aveva accumulato una fortuna con la sua carriera sportiva. Le sparo' quattro volte attraverso la porta del bagno chiusa, salvo poi aver raccontato di essere stato preso dal panico quando scambiò la modella per un ladro entrato in casa attraverso la finestra del bagno. Tuttavia secondo testimonianze concordanti Steenkamp gridò chiedendo aiuto e fu sentita dai vicini di casa. A seguito di un processo mediatico Pistorius fu inizialmente condannato nell'ottobre 2014 a cinque anni di carcere per omicidio colposo, ma la Procura presentò ricorso contro la sentenza. L'anno successivo, la Corte Suprema d'Appello del Sudafrica annullo' la condanna, dichiarandolo colpevole di omicidio e rinviando il caso a un tribunale di grado inferiore che, nel luglio 2016, lo condanno' a sei anni di prigione per omicidio.
Tuttavia, dopo un altro ricorso da parte della Procura, nel novembre 2017 la Corte Suprema d'Appello aumentò la pena a 15 anni, il minimo previsto dalla legge in caso di omicidio, salvo situazioni eccezionali. In pratica quella condanna significava 13 anni e cinque mesi di reclusione, tenuto conto del periodo che Pistorius aveva trascorso su cauzione e agli arresti domiciliari.
Nato con un problema genetico che costrinse i genitori a decidere di amputargli entrambe le gambe sotto le ginocchia quando aveva undici mesi, Pistorius raggiunse la fama mondiale correndo ai Giochi Olimpici di Londra (2012) su due protesi in carbonio.