lunedì 3 marzo 2025
Il post su Truth Social arriva dopo la pubblicazione di diversi sondaggi e alla vigilia del suo primo discorso al Congresso
Dimostranti anti Trump vicino alla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida

Dimostranti anti Trump vicino alla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida - Reuters

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Potere dei sondaggi. Tre giorni dopo l'attacco al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale della Casa Bianca, davanti alle telecamere e a giornalisti da tutto il mondo, il presidente americano Donald Trump ha scritto sulla sua piattaforma social Truth: «Dovremmo passare meno tempo a preoccuparci di Putin e più tempo a preoccuparci delle bande di migranti stupratori, dei signori della droga, degli assassini e della gente uscita dagli istituti psichiatrici che entra nel nostro Paese. Per non fare la fine dell'Europa!». Palesemente, un invito a voltare pagina nell'agenda del dibattito pubblico americano.

Non è un caso che la mossa arrivi all'indomani della pubblicazione di un sondaggio, realizzato da Cbs News e YouGov tra il 26 e il 28 febbraio (e dunque chiuso il giorno dello scontro), secondo il quale nel conflitto in Ucraina appena il 4% degli americani appoggia la Russia, il 44% non si schiera e il 52% sta con Kiev. Secondo il sondaggio, il 51% degli americani approva la posizione di Washington sulla guerra, mentre il 49% non l'approva. Per il 46% le azioni e le dichiarazioni di Trump (prima del 28 febbraio) hanno favorito la Russia, mentre il 43% pensa che Trump sia stato imparziale. Il 10% ritiene che si sia schierato con l'Ucraina. La Cbs ha rilevato che la maggioranza degli elettori repubblicani ha un'opinione negativa della Russia, con il 32% che la considera «non amichevole» e il 27% «nemica». Dagli elettori repubblicani, comunque, la Russia è vista più positivamente che dai democratici: il 41% dei repubblicani la considera «alleata» o «amica» degli Stati Uniti. Riguardo agli aiuti militari a Kiev, il 51% degli intervistati è favorevole, il 49% contrario.

Sempre un sondaggio della Cbs rivela che l'80% degli americani si dice convinto che Trump stia cambiando il mondo, ma il 40% di loro ritiene che lo stia peggiorando. Un'altra rilevazione, condotta dalla Cnn nei giorni immediatamente precedenti le immagini dallo Studio Ovale, rivela che il 52% degli statunitensi ha un'opinione negativa sul lavoro di Trump nel primo mese della sua presidenza, contro il 48% che lo approva.

All'indomani dell'insediamento, secondo la media dei sondaggi FiveThirtyEight, il 24 gennaio il 49,7% degli americani approvava il neopresidente, contro il 41,5% che lo disapprovava. Ecco spiegato perché, alla vigilia del suo primo discorso ufficiale al Congresso, Trump preferisce cambiare registro e riportare a tema la politica sui migranti, che lo vede in una posizione decisamente più favorevole nell'opinione pubblica rispetto alla questione ucraina. Come ha scritto lo speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, domani Trump al Congresso «condividerà la sua visione dell'America First per il nostro futuro legislativo».

Riguardo alle conseguenze dello scontro andato in onda dallo Studio Ovale, va registrata anche la contestazione pubblica al vicepresidente J.D. Vance, che aveva avuto un ruolo da coprotagonista alzando la voce e accusando con veemenza Zelensky di ingratitudine agli americani per gli aiuti ricevuti in tutti questi anni. Erano alcune centinaia, forse un migliaio, le persone che hanno accolto Vance al grido di "Traditore" in una località montana del Vermont dov'è andato a sciare nel fine settimana. Le immagini dei contestatori, con cartelli dov'era scritto "Va' a sciare in Russia", hanno fatto il giro del web. Il vicepresidente, la moglie e i tre figli, sono stati costretti a cambiare resort all'ultimo minuto, per ragioni di sicurezza. Il governatore del Vermont, Rick Scott, è repubblicano ma non ha votato per Trump alle ultime elezioni. «Anche se potremmo non essere sempre d'accordo (con Vance, ndr), dovremmo essere rispettosi», ha detto, esortando alla calma. Proteste si sono svolte anche a New York, dove migliaia di manifestanti si sono presentati in Time Square con la bandiera blu e gialla dell'Ucraina, a Los Angeles davanti a una struttura di SpaceX di Elon Musk e a Boston.

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