venerdì 15 novembre 2024
L'estrema destra accusa il premier di debolezza, l'unico partito moderato della coalizione non accetta che sia revocata la cittadinanza ai responsabili degli episodi di aggressione agli israeliani
Il primo ministro olandese Dick Schoof

Il primo ministro olandese Dick Schoof - Ansa

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«C'è aria di crisi» titola De Telegraaf, mentre un nuovo terremoto scuote la fragile coalizione che governa l'Olanda. Nora Achahbar, sottosegretaria di Stato al ministero delle Finanze, si è dimessa a causa di presunti commenti razzisti arrivati durante una riunione di gabinetto sui fatti di Amsterdam della scorsa settimana. L'esempio potrebbe essere seguito da altri ministri appartenenti allo stesso partito, sempre più insofferenti alle posizioni dure degli alleati sul tema dell'immigrazione.

Secondo l'emittente olandese Nos, Achahbar, di origine marocchina e appartenente al partito centrista Nuovo Contratto Sociale (Nsc), ha comunicato ai colleghi le proprie dimissioni. I quattro partiti al governo e il premier Dick Schoof hanno incolpato gli immigrati, in particolare arabi e musulmani, di aver aggredito i tifosi della squadra israeliana Maccabi Tel Aviv dopo la partita di Europa League contro l'Ajax dello scorso giovedì.

Da luglio, il governo del Paese è composto da una fragile coalizione che ha unito il Partito per la Libertà (Pvv) di estrema destra, il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) di centro-destra, il Movimento populista dei contadini e dei cittadini (Bbb) e Nsc.

La caccia all'israeliano andata in scena nel centro di Amsterdam, preceduta dalle provocazioni antipalestinesi dei tifosi ospiti, ha causato profonde lotte intestine nel governo, con il leader estremista del Pvv Geert Wilders - che ha guidato il partito alla vittoria ma non fa parte del gabinetto - che da giorni chiede misure più severe contro l'antisemitismo, e ha attaccato personalmente il premier e il ministro della Giustizia per la risposta «tiepida».

Mentre Pvv, Vvd e Bbb hanno tutti appoggiato una mozione che prevederebbe di ritirare la cittadinanza olandese ai responsabili delle violenze, il più moderato Nsc ha rifiutato di prendere una posizione sulla questione, gettando il governo in un'impasse. Diversi ministri Nsc, tra cui la ministra degli Interni Judith Uitermark, starebbero valutando la possibilità di dimettersi. Secondo Nos, i leader delle forze di governo terranno una riunione di crisi nelle prossime ore all'interno della residenza del premier.

«È assolutamente giusto che Achahbar tracci una linea e si dimetta. In questo gabinetto le dichiarazioni razziste sono all'ordine del giorno», ha dichiarato Frans Timmermans, leader dell'alleanza laburista-verde all'opposizione. «Il gabinetto è nel caos. È lodevole che Achahbar mantenga la sua posizione», ha fatto eco Rob Jetten, leader dei progressisti D66, chiedendo di rendere pubblici i dettagli della riunione incriminata.

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