Con l'uccisione di padre Tobias, salgono a 14 gli operatori pastorali e i missionari uccisi nel corso del 2024. E sale a 9 quello dei sacerdoti uccisi nello stesso periodo - Ansa
È avvenuto il giorno di Santo Stefano, ma la notizia è stata diffusa oggi dall'agenzia Fides, l'assassinio di un sacerdote cattolico della diocesi nigeriana di Nnewi. Padre Tobias Chukwujekwu Okonkwo è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco sparati da ignoti mentre stava viaggiando sulla superstrada Onitsha-Owerri vicino a Ihiala, nello Stato sudorientale di Anambra. Era la sera del 26 dicembre, tra le 19 e le 20.
La vittima, scrive la diocesi nel suo comunicato, era anche farmacista e dirigeva diverse strutture sanitarie locali, tra cui scuole di infermieristica e ostetricia e il laboratorio medico dell'ospedale Nostra Signora di Lourdes a Ihiala. Sono in corso le indagini per stabilire il motivo dell'omicidio.
Di recente nell'Anambra è aumentato il numero di omicidi e rapimenti. Le bande armate usano i rapimenti per cercare di estorcere denaro di riscatto a parenti e organizzazioni. In diverse zone della Nigeria i "banditi" - che prendono di mira i cristiani - hanno reso il 2024 l'anno peggiore per la sicurezza. A novembre erano stati tre i sacerdoti cattolici rapiti e poi rilasciati. Tra settembre 2022 e agosto 2023, secondo i dati resi noti dalla Conferenza episcopale nigeriana, sono stati rapiti 21 sacerdoti.
Con l'uccisione di padre Tobias, salgono a 14 gli operatori pastorali e i missionari uccisi nel corso del 2024. E sale a 9 quello dei sacerdoti uccisi nello stesso periodo: l'anno precedente erano stati 8. Il prezzo di sangue più alto lo paga l'Africa, dove negli ultimi dodici mesi sono 7 i missioni uccisi: due in Burkina Faso, uno in Camerun, uno nella Repubblica Democratica del Congo, due in Sud Africa e uno in Nigeria.