lunedì 24 marzo 2025
A Sumy 74 feriti nel primo giorno di confronto tra le parti. Sul campo pressione altissima: altra notte di attacchi e vittime in tutta l'Ucraina. Il terrore viene dal cielo, con la guerra elettronica
Bombe russe sul negoziato. Il video choc sui droni
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Un condominio, una scuola, un ospedale: 74 feriti, diversi in fin di vita. Il primo giorno di “negoziato” è cominciato con l’ennesima forzatura del Cremlino, nel silenzio dei “mediatori” americani. Secondo le autorità ucraine a Sumy anche 13 bambini sono stati soccorsi. I pompieri hanno faticato a raggiungere i piani altri degli edifici colpiti da un atttacco balistico. Il sindaco Artem Kobzar ha dichiarato su Telegram che è stato attaccato anche un impianto industriale.

Neanche nella notte che ha preceduto l’avvio dei colloqui in Arabia Saudita la guerra in Ucraina ha conosciuto un’apparente calo di tensione. L'aeronautica ha dichiarato di aver abbattuto 57 droni su 99 lanciati dalla Russia. Altri 26 velivoli senza pilota sono sono precipitati in aree disabitate, probabilmente disturbati dai sistemi di guerra elettronica adoperati da Kiev. Il numero di attacchi notturni non è inferiore a quello dei momenti di massimo scontro, segno che il negoziato si svolgerà sotto costante minaccia. Lesercito ucraino per la prima volta da settimane ha riconquistato un piccolo villaggio nel Donbass, mentre a Nord, sul confine con la Russia, quattro elicottero d’attacco dell’aereonautica russa sono stati distrutti dagli incursori ucraini. Tra le richieste dei negoziatori americani vi è il congelamento delle operazioni militari nel Mar Nero. Prima che questo risultato venga effettivamente ottenuto, l’Armata russa potrebbe scaricare l’ultima raffica di missili. Secondo fonti dell’intelligence ucraina le navi d’attacco del Cremlino al momento dispongono di una dozzina di missili pronti ad essere lanciati.

Gli appartamenti bersagliati dai mini-droni russi a Kherson

Gli appartamenti bersagliati dai mini-droni russi a Kherson - .

Anche questa mattina nei centri abitati più vicini alla linea del fronte si sono ripetuti attacchi contro i civili. A Kherson la pressione resta altissima. Come mostrano le immagini qui pubblicate, gli attacchi ai civili bersagliati da piccoli droni esplosivi sono continui. La “caccia ai civili” viene non di rado propagandata dai social network russi che mostrano gli agguati compiuti dal cielo. In un caso si vede un gruppo di operai intenti a riparare un tetto danneggiato da una precedente esplosione mentre vengono colpiti da una granata sganciata da un mini quadricottero guidato a distanza da operatori ell’interno delle linee russe, appostate a poche decine di metri dalla riva oppposta del fiume Dnepr. Gli uomini, almeno sei, si accorgono dell’imminente pericolo e scappano in direzioni diverse mentre la granata colpisce in pieno tre di loro. Altri si lanciano nel vuoto dal terzo piano dell’edificio pur di sfuggire alla deflagrazione. Sabato siamo stati testimoni diretti di questo genere di attacchi lungo le vie del centro città. Fortunatamente il drone-kamikaze messo all’inseguimento dei veicoli ha colpito un albero che ha fatto da scudo. Poco dopo l’artiglieria ha centrato alune autonobili parcheggiate davanti a dei condomini. Da venerdì sono almeno 6 i civili uccisi con queste modalità e più del doppio i feriti, mentre anche uno degli ospedali cittadini è stato danneggiato da analoghe operaziioni d’attacco.

Sul terreno ci sono altre fonti di preoccupazione. Il Servizio di sicurezza ucraino (Ssu) ha classificato l'esplosione avvenuta in una stazione di polizia di Odessa come “attentato terroristico”. Il commissariato si trova al confine con la Moldavia e secondo testimoni sul posto la deflagrazione è avvenuta dopo che una donna ancora era entrata nell’ufficio di polizia. Tre poliziotti hanno riportato gravi ferite, ma non è stato precisata la sorte della donna né la sua identità.

Un macchina distrutta durante un attacco

Un macchina distrutta durante un attacco - .

Altri “messaggi” arrivano per via telematica. I sistemi online della società ferroviaria statale ucraina ”Ukrzaliznytsia”, la compagnia ferroviaria statale ucraina, sono stati presi di mira da un cyberattacco che le autorità ucraine attribuiscono a entità o gruppi riconducibili a Mosca. Il sistema ferroviario ucraino ha retto all’impatto del conflitto e nel tempo è stato aggiornato a tecnologie più efficienti e sicure. I treni sono diventati la principale modalità di trasporto per i passeggeri nazionali e internazionali. Lo scorso hanno sulle strade ferrate sono transitate 148 milioni di tonnellate di merci. Il guasto ha provocato l’interruzione dei sistemi di vendita online che Kiev spera di ripristinare in giornata. Nell’attesa che dall’Arabia saudita giungano le prime notizie dei colloqui separati delle delegazioni russa e ucraina con gli emissari degli Usa.

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