venerdì 26 aprile 2024
Madrid risponde alle richieste della Nato e della Unione Europea per rafforzare la difesa antiaerea di Kiev
Il lancio di un missile Patriot durante una esercitazione della Nato

Il lancio di un missile Patriot durante una esercitazione della Nato - Reuters

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La fornitura di missili Patriot dalla Spagna arriverà a Kiev entro quattro giorni. Ma fonti governative precisano che si tratterà di «un numero molto limitato». Dopo l’iniziale rifiuto del ministero della Difesa, Madrid ha poi accettato le richieste della Nato e della Ue che chiedevano ai Paesi in possesso dei missili Patriot di consegnarli all’Ucraina per rafforzare la sua difesa antiaerea a fronte degli attacchi russi. Ma non trapela nessuna informazione sul numero esatto di Patriot che verranno inviati: Madrid «informerà in Ucraina chi di competenza perché questa è una guerra reale ed è meglio non specificare queste informazioni».

La notizia è arrivata dopo che nei giorni scorsi il Congresso americano ha dato il via libera ai 60,8 miliardi di aiuti per il governo di Kiev. E, soprattutto, dopo la conferma che la Casa Bianca, già a febbraio, aveva ordinato l’invio di missili Atacms perché venissero usati «all'interno del territorio ucraino e non contro la Russia». Il dibattito sulla fornitura dei missili a lungo raggio andava avanti da mesi all’interno dell’Amministrazione Biden, per il timore che l'invio effettivo avrebbe potuto causare un'escalation della guerra. Annuncio a cui il Cremlino ha subito reagito giovedì affermando che «non cambierà radicalmente l'esito del conflitto in corso».

La Spagna possiede tre batterie di Patriot acquistate dalla Germania fra il 2004 e il 2014, una delle quali localizzata ad Adana, in Turchia. Il ministero della Difesa prevede l'acquisto di quattro nuove batterie della configurazione 3+, la più avanzata, per dotarsi di «un'autentica capacità di difesa antimissilistica». Il governo di Madrid prepara un nuovo pacchetto di armamenti da inviare prima del 30 giugno, che include 10 dei 19 carri armati da combattimento Leopard 2 che si stanno revisionando e si uniscono ai 10 inviati in Ucraina lo scorso anno. Secondo le fonti militari, risulta, invece, più problematica la cessione di altri sistemi di difesa antiaerea, dopo la fornitura di 12 lanciatori di missili antiaerei Hawk a Kiev, perché l'esercito spagnolo non ne resti sfornito.

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