Il premier etiope Abiy Ahmed - Ansa
Almeno 54 persone, compresi numerosi bambini, sono state massacrate in un attacco terroristico avvenuto domenica sera nella regione di Oromia. Il primo ministro dell'Etiopia, Abiy Ahmed, in un post su Facebook ha denunciato l'uccisione di persone sulla base dell'appartenenza a un gruppo etnico.
"I nemici dell'Etiopia giurano di governare il Paese o di rovinarlo, e stanno facendo tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo", ha detto il premier, "una delle loro tattiche è armare i civili e sferrare attacchi barbari basati sull'identità. (Per me) questo è straziante".
"Un brutale attacco terroristico avvenuto ieri nella zona di Guliso di West Wollega ha causato la morte di civili", si legge in una nota dell'ufficio comunicazioni della regione di Oromia, "Donne, bambini, anziani e giovani sono stati vittime di uccisioni, rapimenti e ferimenti".
Getachew Balcha, il portavoce della regione, ha accusato un gruppo ribelle, l'Oromo Liberation Army, di aver compiuto gli attacchi, affermando che miravano a creare caos e esercitare pressioni psicologiche sui cittadini.
I sopravvissuti all'attacco, che hanno parlato con l'emittente affiliata alla regione di Amhara, Amhara Mass Media Agency, hanno detto che è stato preso di mira il gruppo etnico degli Amhara. Il gruppo armato, composto da circa 60 persone, ha trascinato fuori dalle proprie case e riunito 200 nel cortile della scuola e poi ha iniziato a sparare contro di loro. "Diverse persone sono state uccise", ha detto l'emittente citando un sopravvissuto, che ha aggiunto che la scuola e circa 120 case sono state bruciate.
Gli Amhara sono il secondo gruppo etnico più popoloso in Etiopia dopo gli Oromo. Nelle ultime settimane sono stati anche presi di mira da uomini armati nel Beishsangul Gumuz occidentale e nelle regioni meridionali, e decine di persone sono state uccise. "Il governo ha fallito nel suo dovere di proteggere la sicurezza dei cittadini", ha detto all'Associated Press Dessalegn Chanie, un membro anziano del partito di opposizione National Movement of Amhara, aggiungendo che il sistema federale basato sulla lingua dell'Etiopia è la causa principale delle uccisioni, "Gli Amhara che risiedono al di fuori della regione di Amhara sono etichettati come estranei e sono esposti a ripetuti attacchi".
La Commissione etiope per i diritti umani ha poi esortato il governo federale a "far luce sulle ragioni del ritiro dei militari da un'area nota da tempo per essere vulnerabile agli attacchi" e ad assicurarsi che i civili siano protetti.