venerdì 14 febbraio 2014
Il generale a riposo Khalifa Haftar annuncia di controllare i punti nevralgici di Tripoli e chiede la sospensione del parlamento. Il governo assicura di controllare la città e ordina l'arresto del ribelle.
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Vero golpe o colpo di stato da operetta? Al momento potrebbe trattarsi della seconda opzione. Al momento infatti all'annuncio di stamani dell'ex capo di stato maggiore, Khalifa Haftar, di controllare i punti strategici della capitale non sembrano essere seguiti fatti concreti. Lo stesso alto ufficiale dell'esercito libico ha anche chiesto la sospensione del Parlamento e la formazione di un comitato presidenziale che regga il Paese fino alle prossime elezioni. «Il comando nazionale dell'Esercito libico proclama la nascita di un movimento per la nuova "road map - ha dichiarato Haftar in un comunicato -. Terremo incontri con i diversi gruppi e partiti riguardo l'attuazione di questa roadmap». Secondo fonti citate dall'emittente panaraba Al Arabiya, a Tripoli sarebbero state anche interrotte le comunicazioni via Internet.  Il governo del premier Ali Zeidan ha smentito le notizie che davano Tripoli sotto controllo dei golpisti, riportate dalla tv al Arabiya. E ha ordinato l'arresto del generale ribelle, rispetto al quale si è precisato che non fa più parte dell'esercito, ma ormai è un semplice pensionato. In effetti testimoni riferiscono che attorno all'ufficio del premier e ai ministeri non si nota la presenza di soldati. E in città non si registrano movimenti di truppe. Inoltre l'aeroporto è rimasto aperto. Resta il fatto che il generale Khalifa Haftar, uomo di grande influenza durante la rivoluzione contro Gheddafi, si è messo di traverso al governo legittimo. E non è chiaro se i proclami possano preludere veramente a un'azione di forza dei militari.
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